Il leader della Lega risponde anche sulle azioni della A2A e a trovato divertente i quattro esagitati del movimento delle sardine capitanate dal perdente Carlo Tarantino e la “resuscitata” Simona Ricotti
CIVITAVECCHIA – «Civitavecchia non può essere la discarica di Roma». Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, in piazza a Civitavecchia a supporto del sindaco Ernesto Tedesco nella battaglia contro i rifiuti della capitale. Lunedì, infatti, il sindaco di Roma e dell’area metropolitana Virginia Raggi ha firmato l’ordinanza che consente il conferimento di altre 1000 tonnellate al giorno di rifiuti, da parte di Ama, nella discarica di Fosso Crepacuore gestita dalla Mad. Un provvedimento che dovrebbe durare 15 giorni e che ha provocato una levata di scudi della politica locale e nazionale, con il leader del Carroccio arrivato a Civitavecchia per offrire il suo appoggio in questa battaglia. «Da cittadino – ha continuato Salvini – sono pronto a sedermi in mezzo alla strada per bloccare i camion e fermare questa ingiustizia sociale».
Duro Tedesco: «Finiamo per pagare l’incompetenza di un Sindaco. Civitavecchia – ha tuonato – non sarà la pattumiera di Roma. Non possiamo accettare mille tonnellate di rifiuti giornalieri dalla capitale. Voglio sottolineare – ha continuato il Sindaco – la mancanza di rispetto istituzionale. Da parte della Raggi non c’è stata nemmeno una telefonata per avvertire, soltanto Matteo ci ha dato la sua solidarietà».
Salvini a piazza Fratti si è rivolto a tutti i presenti individuando un altro colpevole oltre il Sindaco di Roma, ovvero il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: «Non si può leggere che due incapaci, Raggi e Zingaretti, da settimane si scrivano letterine sul tema perché poi le vittime sono i cittadini romani e non solo. Civitavecchia non può essere la discarica di Roma e del Lazio e non si tratta di una battaglia di destra o di sinistra ma di buonsenso ed equità.
Il sindaco Tedesco ha scritto all’Asl e ha fatto ricorso al Tar io invece, non da senatore ma da cittadino, sono pronto a sedermi in mezzo alla strada per bloccare i camion. Se il comune di Roma – ha continuato duramente Salvini – sta annegando nell’immondizia la responsabilità è della Raggi, se la Regione non ha un piano rifiuti la colpa è di Zingaretti e devono andare a casa».
Salvini si è detto pronto a tornare a Civitavecchia già nelle prossime ore se si dovesse continuare con la manovra di inviare i rifiuti da Roma alla discarica di Civitavecchia. Si parla di ben 50 camion al giorno, un traffico notevole che va a minare anche la sicurezza della strada e l’amministrazione, infatti, ha già attivato la Polizia locale per vigilare.
«Si tratta – ha detto Tedesco – di un provvedimento scellerato e di una grave iattura per la nostra città. La stessa Mad – ha sottolineato – non è in grado di accettare una mole di rifiute del genere e questo sottolinea incompetenza. Faremo di tutto per respingere al mittente quello che la Raggi ci sta inviando».
A quanto pare, infatti, la Mad sarebbe in grado di accogliere soltanto 200 tonnellate di rifiuti al giorno, una cifra di molto inferiore alle 1000 da ordinanza Raggi. Una vicenda che per Salvini sottolinea la «pericolosità sociale della coppia Raggi-Zingaretti. Penso che Civitavecchia già di suo supporti e sopporti molto con un porto e una centrale – ha sottolineato – e gravare la città di altri oneri mi sembra che sia assolutamente sbagliato. Non è Civitavecchia che ha bisogno di un termovalorizzatore». Una rassicurazione importante in merito alla contrarietà al progetto presentato dalla A2A di creare un termovalorizzatore nel territorio del comune di Tarquinia. Parole che danno un maggior peso a quelle dei due sindaci del territorio presenti. Anche il primo cittadino di Tarquinia Alessandro Giulivi ha voluto ribadire il suo appoggio a Civitavecchia in questa battaglia e la contrarietà netta e decisa all’ipotesi termovalorizzatore.
#Civitavecchia, le #sardine sono passare all’insulto alternando “bella ciao” con “#Salvini merda”. È dovuta intervenire la #Polizia, come da video, per calmare le #sardine più esagitate. #Pd, #sardine, #cefali o #scorfani cambia poco, l’odio è sempre a #sinistra. #RadioSavana pic.twitter.com/vpcOxyiolr
— RadioSavana #resilienza19 🇮🇹 (@RadioSavana) November 26, 2019
«Questa guerra tra Raggi e Zingaretti – ha concluso Salvini – sta bloccando tutto. Se ce ne sarà bisogno sarò di nuovo qui». Presenti alcuni contestatori del leader della Lega con striscioni con scritto “No al termovalorizzatore” e bandiere dell’Europa che hanno seguito Salvini da piazza Fratti a Palazzo del Pincio, dove ha tenuto una conferenza stampa. Insomma la Lega regionale e nazionale si compatta al fianco dei sindaci del territorio contro l’ipotesi dell’ennesima decisione calata dall’alto e figlia di scelte tardive che pesano sulle spalle dei cittadini del territorio. Ma c’è unità di intenti, che va anche al di là degli schieramenti politici, come ha voluto evidenziare Giulivi.
«Tarquinia – ha detto – è al fianco di Ernesto e del comune di Civitavecchia. Se si dovesse continuare – ha concluso – saremo pronti a bloccare la strada con la fascia tricolore che sarà usata per i cittadini».
Momento di tenerezza nel vedere l’ex candidato sindaco perdente, Carlo Tarantino, in compagnia delle sardine che cercava visibilità e in uno stato visibilmente confuso. Non aveva capito probabilmente che Salvini si trovava in piazza per difendere Civitavecchia e i civitavecchiesi. Abbiamo il video delle sue deliranti dichiarazioni che, per il bene di chi lo ha votato qualche mese fa, preferiamo non pubblicare.
Altra esagitata Simona Ricotti. Buona per tutte le stagioni. Dopo l’esperienza pentastellata e l’amore (politico) per Manuedda adesso è diventata leader delle sardine. Dalle lacrime di Tarquinia all’euforia degli insulti a Salvini è stato un attimo.
Infine i giovani. Il più esagitato e in caccia di visibilità e quindi di telecamere Matteo Vecchi, segretario dei giovani Democratici.
In piena estasi e in cerca di notorietà (qualche minuto ovviamente) con un cappottino di cammello è stata l’attrazione dei manifestanti contro.
Un esagitato che ha la ricetta giusta per il partito del futuro. In bocca alla sardina…