La Procura di Roma manda la Guardia di Finanza in Regione Lazio. Al setaccio gli affidamenti per l’acquisto di mascherine

Acquisite dagli uomini delle Fiamme Gialle determinazioni, risoluzioni e novazioni che l’Agenzia della Protezione Civile ha prodotto in questi ultimi 40 giorni con la Ecotech di Frascati

ROMA – Finalmente anche la Procura di Roma ha deciso di prendere sotto esame tutto quello che abbiamo denunciato nel corso di queste ultime tre settimane. Al vaglio degli inquirenti i contratti sottoscritti dalla Regione Lazio con la Ecotech srl di Anna Perna e tutti gli atti conseguenziali e cioè il subentro della Exor e le fideiussioni della Seguro DHI Atlas di Londra.

Tre commesse da 35milioni che il commerciante di lampadine avrebbe ottenuto inviando, dicono in Regione, una spontanea offerta di vendita.

Si vuole capire in che modo e con quale criterio, il dirigente della Protezione Civile, Carmelo Tulumello, abbia deciso di individuare la società di Sergio Mondin all’inizio di marzo ed assegnargli, con un affidamento diretto, le tre commesse milionarie. Senza controlli, senza fideiussioni, senza certificazioni.

Carmelo Tulumello

Poi la rescissione unilaterale dei contratti e la successiva novazione degli stessi.

Il ruolo della Exor che appare, la prima volta sui tavoli della Regione, come società fornitrice dei dispositivi ad un’azienda milanese, la Este Italia Srl.

Parliamo di forniture di mascherine FFP2 e FFP3 marchiate 3M.

Ad aggravare la posizione della Ecotech le garanzie fideiussorie, anch’esse acquisite nel fascicolo dalle Fiamme Gialle, che sono servite, all’apparenza, a calmare gli animi dell’opposizione che, nel frattempo, aveva sollevato il problema con la consigliera di Fratelli d’Italia, Chiara Colosino seguita a ruota da un’altra consigliera donna, questa volta della Lega, Laura Corrotti.

Mentre il presidente della Regione LazioNicola Zingaretti non nasconde un certo nervosismo, le mascherine sono l’argomento che continua a tenere banco in tutta la regione.

Anche se il volo in partenza stanotte da Shanghai non sembra essere più partito, il termine ultimo, prima di alzare bandiera bianca e denunciare tutti, è fissato per sabato a mezzogiorno.

Nel frattempo, Paolo Balossi, sul sito della Exor ha pubblicato la seguente comunicazione:

“eXor” è l’acronimo di “EXtreme in ORthopedics”, attività storica e cardine della nostra società che da poco centra il proprio interesse commerciale in Svizzera, Cantone Ticino, con lo scopo di dare seguito ad una più fluida internazionalizzazione delle proprie attività . La società capitalizza l’esperienza di 2 generazioni di imprenditori italiani nel Mercato di ortopedia tecnica, riabilitazione ed healthcare, integrando i molteplici aspetti ed opportunità del contesto in cui opera ed offrendosi quale player di riferimento nei progetti speciali e nelle forniture medicali e ortopediche.

La posizione di mercato acquisita, i contatti internazionali e l’emergenza COVID-19 hanno ovviamente aumentato in modo esponenziale le richieste di fornitura presso di noi, alle quali abbiamo risposto come di consueto con entusiasmo e vicinanza al mercato, che come già accaduto ci ha visto anche partecipare ad operazioni di charity e coinvolgimento diretto sviluppate parallelamente alle consegne dei lotti.

In ragione delle recenti vicende apparse su alcuni quotidiani dalle quali prendiamo ogni distanza, comunichiamo che eXor SA non HA MAI DICHIARATO DI ESSERE DISTRIBUTORE UFFICIALE O ESCLUSIVO DI 3M ITALIA ne tantomeno aspira ad esserlo, basando la propria notorietà e fama sulla capacità di reperire il prodotto più richiesto nella situazione più difficile in ragione della rete di contatti internazionali.

Per la nostra struttura, infatti, sarebbe un grave limite essere legati ad un solo marchio e a testimonianza di questo abbiamo già depositato fatture e pagamenti presso chi di dovere.

Inoltre, dalla data della presente, saranno valutati ed accettati solamente ordini di prodotti che non siano a marchio eXor per i quali sarà dichiarata e garantita in ovvio regime di riservatezza l’intera filiera distributiva ed il reale end user.

Questo a tutela del nostro lavoro e della nostra immagine, per la quale sono stati già presi i dovuti provvedimenti nelle sedi adeguate.

 

Il poliedrico Paolo Balossi spazia dalle scarpe ortopediche alle mascherine, dagli allestimento ospedalieri alle forniture medicali e assistenza per le società di calcio.

A proposito di calcio. Su Paolo Balossi e Andrea Battaglia Monterisi, quello della Seguros DHI Atlas c’è qualcosa o qualcuno che li accomuna nella passione per il calcio da una parte e le fideiussioni dall’altra. Questa è però un’altra storia che, appena ne avremo tempo, vi racconteremo.

– segue

 

Regione Lazio – Gli uffici di Zingaretti fanno girare le polizze fideiussorie e fanno male. Da una prima lettura si notano cose “strane”