BOLOGNA – Il caso “mascherine fantasma” scoppiato nel Lazio ha lasciato strascichi anche in Emilia-Romagna. La vicenda ruota tutta attorno alla società Eco Tech, su cui la procura di Roma ha aperto un’inchiesta per inadempimento di contratto sulle pubbliche forniture.
A richiedere forniture a questa società di Frascati, ma con base in Cina, i cui vertici sono finiti oggetto d’indagine, sono arrivate anche le altre regioni del Nord colpite maggiormente dall’emergenza Covid-19: Emilia-Romagna e Veneto. Era marzo, i dispositivi di sicurezza latitavano, e le regioni navigavano un po’ a vista.
L’Emilia-Romagna guidata da Stefano Bonaccini che cosa fa, quindi? Si rivolge – tra le altre società – anche ad Eco Tech che già stava fornendo dpi e tute a Lazio e Veneto.
A questa società – fanno sapere dalla Regione – l’Emilia-Romagna ha fatto un ordine di acquisto il 23 marzo 2020 per quasi 24 milioni di euro per mascherine e tute protettive, molte delle quali destinate anche gli ospedali bolognesi, garantendo un anticipo di 2,6 milioni (pari al 10,8%).
L’ordine era composto da 4,8 milioni di mascherine, di cui: 800mila Ffp3 al costo di 3,90 euro l’una oltre Iva, per 3,12 milioni oltre Iva e 4 milioni Ffp3 al costo di 3,90 l’una, per 15,6 milioni oltre l’Iva; 200mila tute protettive “Tyvek” al costo di 21,6 euro oltre Iva per un totale di 5,2 milioni.
Ad oggi, però, delle mascherine neanche l’ombra. Mentre sono state consegnate quasi tutte le tute, per un totale della merce – fanno sapere da Viale Aldo Moro – che va a coprire 1,9 milioni di euro, cioè il 73 per cento dell’anticipo versato.
Mancherebbero merci del valore di 700mila euro per coprire l’investimento. Ma su questo punto dalla Regione arrivano rassicurazioni, visto che sono arrivate altre forniture di tute nei giorni scorsi e un’altra è attesa per domani. Nuovi dispositivi che – secondo i calcoli di Viale Aldo Moro – andrebbero a coprire per intero l’anticipo versato. E il resto? L’ordine delle mascherine è stato annullato. Ma ciò non significa che il nostro territorio resterà senza dispositivi di protezione individuale.
“Dopo la Regione Lazio, anche la Regione Emilia-Romagna di Stefano Bonaccini è incappata nella trappola delle mascherine, pagate e mai fornite, dalla Ecotech srl? Come Lega abbiamo depositato giorni fa una richiesta per accesso agli atti per sapere se anche la Regione Emilia-Romagna, direttamente o attraverso altri canali (tra cui le Ausl), abbia formalizzato contratti con la Ecotech srl relativi all’approvvigionamento di mascherine Ffp2, Ffp3 e chirurgiche. Tuttavia, ad oggi, non ci è pervenuta risposta alcuna, in quanto dalla Giunta fanno sapere che sarebbero ancora in corso approfondimenti. E come mai, allora, oggi sono emersi dalla stampa fatti precisi e circostanziati? Delle due l’una: o la giunta Bonaccini non è al corrente di quanto essa stessa sta facendo, oppure non ha interesse a dare risposte sulla vicenda. Ora basta: la Giunta tiri fuori le determine per l’approvvigionamento di mascherine e cominci a essere trasparente nei confronti dell’opposizione”. Così il capogruppo della Lega E-R, Matteo Rancan, sulle indiscrezioni di stampa, secondo le quali anche la Regione Emilia-Romagna avrebbe stipulato accordi con Ecotech srl per l’approvvigionamento di mascherine, ad oggi mai arrivate.