Civitavecchia – Falso caso delle mascherine cinesi consegnate alla Asl Rm4. Tutto regolare, anzi…

Il consigliere regionale Porrello ha fatto richiesta di accesso agli atti per verificare il nulla ma si è guardato bene dal farlo per le truffe in Regione Lazio

CIVITAVECCHIA – Da giorni assistiamo al falso caso delle mascherine vendute dall’imprenditore cinese Jin Feng alla Asl Rm4.

Sono intervenuti a sproposito un po’ tutti. Un argomento che stimola la fantasia ma che pochi conoscono nella sostanza dei fatti.

La cosa che ci stupisce è il comunicato del consigliere regionale Devid Porrello che addirittura ha fatto richiesta di accesso agli atti per vedere cosa?

Se il prezzo era giusto?

Se c’era qualcosa di anomalo?

Perché non ha fatto la stessa cosa con Nicola Zingaretti e sta tacendo davanti ad uno scandalo senza precedenti nel Lazio sul caso mascherine alla Protezione Civile?

Detto questo, come sapete, da settimane ci occupiamo di argomenti legati alla vendita delle mascherine protettive. Avevamo raccolto anche i documenti relativi a questa vicenda. Li abbiamo verificati. Forse sono più i dispositivi donati dalla comunità cinese locale che quelli venduti. Questi ultimi, comunque, ben al disotto dei prezzi applicati in tutta Europa. Basti pensare che le richieste risalgono al 17 marzo, periodo in cui, certe farmacie, vendevano singole mascherine a 25 euro al pezzo.

Il signor Jin Weiming andrebbe ringraziato per quello che ha fatto. Ha rimediato mascherine buone e rivendute con un ricarico commerciale ridicolo.

Detto questo, le mascherine vendute da Jin Feng alla Asl Rm4 sono le uniche, tra le centinaia che abbiamo controllato in tutto il Lazio, ad avere le certificazioni autentiche. Il resto è monnezza venduta a peso d’oro. Per la gioia dei più curiosi pubblichiamo tutti gli atti e invitiamo Porrello ad occuparsi della Ecotech e di quei ladroni che hanno saccheggiato le casse della Regione Lazio.

 

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Questo il comunicato del consigliere regionale Devid Porrello che, secondo noi, poteva risparmiarsi:

“In queste settimane abbiamo evitato di entrare in polemica con chi stava gestendo l’emergenza sul territorio dal punto di vista sanitario rivolgendo i nostri dubbi e domande sempre a livello centrale, cioè all’assessore D’Amato o alla competente direzione regionale. Ho però il dovere di esercitare la mia funzione politica visti alcuni fatti, emersi anche in recenti articoli di stampa, che appaiono frutto di scelte poco comprensibili. Questa mattina ho inoltrato una richiesta di accesso agli atti alla ASL Roma 4 per rintracciare tra i documenti il motivo per cui il 5 maggio i dispositivi sono stati acquistati, con affidamento diretto, ad un prezzo superiore a quello di mercato, in linea con i prezzi delle prime settimane della pandemia, ma non con quelli di quando l’atto è stato siglato. Mi chiedo perché comprare un prodotto a un prezzo superiore di quello offerto da altri operatori senza fare una revisione dell’offerta o richiederne altre? In un momento così delicato è doveroso ricevere risposte certe da parte dell’azienda ospedaliera e richiedere trasparenza nella gestione finanziaria, soprattutto quando si parla di acquisto di materiale di protezione individuale.” Lo dichiara Devid Porrello, Consigliere M5S Lazio e Vicepresidente del Consiglio Regionale.

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