Civitavecchia – La tentata lezione dei “fancazzisti” del Movimento 5 Stelle al sindaco Tedesco

I “pentasventrati” sono intervenuti sulla mini crisi (più di nervi che di politica) che vede coinvolti i gruppi di maggioranza ma farebbero meglio a tacere

CIVITAVECCHIA – Il bue che dice cornuto all’asino è un detto passato ormai di moda e praticamente dimenticato. Noi lo rispolveriamo dopo aver letto la nota del Movimento 5 Stelle inviata agli organi (più o meno grandi) di informazione.

Eccone alcuni ingloriosi passaggi: “Mentre la mattina il sindaco Tedesco si lamenta dei troppi cittadini in giro nonostante le restrizioni statali per tutelare la salute – spiegano i grillini – pare che la sera alcuni della sua maggioranza si incontrino a casa di amici imprenditori per discutere di poltrone e affari”.

Ed ancora: “L’amministrazione Tedesco sta per compiere un anno e si dimostra ogni giorno di più un’accozzaglia di rivali al potere, anche durante il coronavirus, piuttosto che un gruppo di amministratori responsabili che mettono al centro il bene della propria città”.

Ed infine: “Siamo tuttavia sicuri che il sindaco non si dimetterà, ma come già avvenuto nei mesi scorsi minacci le dimissioni per provare a far rientrare i suoi oppure si lanci alla conquista di qualche stampella che sembrerebbe pronta, del resto le campagne elettorali sono come i matrimoni… costano tanto”.

Cominciamo dalla fine. Il Movimento 5 Stelle è il gruppo politico che Governa a livello nazionale da anni ormai, senza voti, senza programmi, senza idee e con personaggi simili a quelli dei peggior cartoni animati mai prodotti.

Il Movimento 5 Stelle  ha sfornato personaggi indicibili, indecenti, impreparati e che sono la vergogna della nostra nazione tipo l’ambasciatore del cornetto Algida in tribuna Luigi Di Maio.

Oppure l’esempio della totale miopia, stupidità ed incompetenza politica come quella di Toninelli e sorvoliamo sulla Raggi sindaca di Roma.

A livello locale poi non ne parliamo. Come dimenticare personaggi come Manuedda, Ricotti, Pucci, Lucernoni, Cozzolaino e così via discorrendo.

Parlano loro di accozzaglia quando sono la prova vivente del fallimento della politica. Hanno governato cinque anni in monocolore e chiunque abbia osato, nel loro interno, ribellarsi al “padrone” è stato prima isolato e poi allontanato.

Sentirli parlare oggi di immobilismo fa davvero sorridere. Daniela Lucernoni è l’esempio di come una volta raggiunto il “potere” abbia abbandonato la missione della crocerossina e imbucata in ufficio, dove non c’è quasi mai, per dedicarsi a quello che i poeti definiscono: “il dolce far nulla”.

Non vogliamo parlare di pranzi e cene in case di imprenditori dei loro capi. Sì perché quelli oggi seduti tra i banchi dell’opposizione, dentro il Movimento 5 Stelle contano come il due di Coppe quando regna Denari.

La passata amministrazione forse è stata quella con più gossip amorosi che delibere a favore del “popolo”.

Su una cosa però dobbiamo dare loro ragione. Le cose non fatte dall’attuale giunta Tedesco. Riteniamo che per fare una cosa buona ci vorrà ancora del tempo. Non è facile mettere insieme i cocci lasciati in eredità da siffatti incapaci della politica.