CELLENO – Dal “borgo fantasma” di Celleno, il Prof. Saverio Senni dell’Università della Tuscia aveva lanciato un segno di speranza tra i ciliegi del giardino di casa, con lezioni in video streaming sulla storia e l’immensa cultura legata alla ciliegia. Il piccolo paese, 1300 abitanti, è stato recentemente scoperto dal pubblico italiano ed internazionale, ed è stato indicato dal quotidiano britannico Telegraph tra i più borghi fantasma più belli d’Italia. Celleno è anche il paese delle ciliegie, per via delle sue “cerase” menzionate già nello statuto medievale del Comune, frutto tipico del comune dell’alto Lazio, che in questo specifico momento, che ha visto il piccolo comune essere quarta zona rossa del Lazio per coronavirus, evoca il senso della rinascita.
Il professor Saverio Senni, docente del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell’Università della Tuscia, aveva lanciato su Facebook delle lezioni in video streaming, tra i ciliegi, per proporre un viaggio nel profilo botanico, agronomico, economico, ma anche poetico, letterario e storico del Prunus avium, il comune ciliegio dolce.
Dato l’enorme successo dell’evento online, il Prof. Senni rilancia la lezione online direttamente sedendo su un ciliegio.
L’evento, “Cinquanta sfumature di rosso.Tutto quello che avreste voluto sapere sulle ciliegie e non avete mai osato chiedere”, si terrà domenica 24 Maggio, alle ore 17, da Celleno (VT) “Borgo Fantasma” con la seconda diretta in streaming, sul Prunusavium, il ciliegio dolce.
Le ciliegie, è provato scientificamente, sono il frutto più apprezzato alla vista e per il gusto. È questo l’esito del sondaggio realizzato dall’Ibimet-Cnr di Bologna presso un campione di oltre 500 consumatori. Dalla stessa indagine è anche emerso che le ciliegie sono considerate anche il frutto più buono: così hanno dichiarato il 17% delle donne e il 12 % degli uomini. Percentuali inferiori per tutti gli altri frutti.
“La stessa ricerca ha anche chiesto quali frutti vengono associati maggiormente alla sensualità. E da questo aspetto le ciliegie sono al secondo posto precedute solo dalle fragole. Fragole, però che in senso “negativo” sono considerate il frutto che più evoca l’idea di artificialità o inquinamento”.
“Chi studia il nostro comportamento nell’acquisto del cibo, lo sa bene: le ciliegie si comprano con gli occhi, prima che con il portafoglio. Se lì per lì nel fare la spesa ci colpiscono alla vista le acquistiamo. Così è anche emerso dall’indagine di Ibimet-Cnr di Bologna i cui risultati indicano che il 28% delle donne e il 24% degli uomini ha indicato al primo posto come impatto visivo le ciliegie”. Afferma il professor Saverio Senni.
“A parte le opinioni dei consumatori rispetto ai nostri “sensi”, le ciliegie hanno un altro primato: sono la specie di frutta fresca con più varietà presenti in Italia: 1.040 diverse varietà, censite dal Consiglio delle Ricerche in Agricoltura (CRA) del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali”.
Molti nomi di queste varietà sono di donna: Adriana, Isabella, Enrica, Francesca, Giorgia, Benedetta, Bianca, Carlotta, Carmen, Sandra, Angiolina, Annabella, Corinna, Maria Luisa, Morena, Diana, Oliva, Rita, Santina, Stella Vittoria, Vanda. Ma ancora: Bella Di Firenze, Bella Di Pistoia, Bolognese Di Susa’, Donna Luisa, Culacchia, Grossa Di Pistoia, Bella Di Garbagna, fino all’ultima in ordine alfabetico la Zuccherina di Bitonto, nome suggestivo come forse nessun altro.
Così commenta il Prof. Saverio Senni: “Il ciliegio è da sempre associato al carattere fragile ed effimero della vita, per i suoi fiori delicati, per i frutti che deperiscono rapidamente e per le piante che vivono in media come gli esseri umani. Tant’è che nell’arte religiosa le ciliegie erano spesso considerate come simbolo della passione e morte del Cristo. Per tutti si menziona la meravigliosa Madonna con ciliegie del Tiziano. Ma anche in letteratura ampi e numerosi sono i riferimento al ciliegio e ai suoi frutti, come ha fatto Calvino, Fenoglio, Dario Fo, solo per menzionare alcuni autori italiani”.
Tutta questa immensa biodiversità è anche conseguenza dal fatto che tanti sistemi di produzione, alcuni più grandi altri più piccoli, sono ancora in attività in molte regioni italiane. La ciliegia è il frutto fresco cui sono dedicate più Feste e Sagre, oltre 50 in tutta la Penisola. Una di queste località è appunto Celleno dove Sabato 23 maggio si terrà il LIVE sull’albero di ciliegie. Assaggiando ciliegie sul proprio albero, Saverio Senni, attraverso il suo profilo facebook https://www.facebook.com/saverio.senni, proporrà un’esperienza irripetibile, accostando l’inaccostabile, come Cerasunte con Ceresara, i Rolling Stones con Massimo Ranieri, Beppe Fenoglio con Oriana Fallaci, “Mio nonno era un ciliegio” con “Terra matta”, vagheggiando di furti di ciliegie e delle tecniche migliori per il loro assaggio e molto altro ancora a prefigurare un’originale e unica “macedonia” sensoriale e culturale.
Insomma, un vero atto d’amore per una specie che coi suoi frutti è nella nostra storia, da millenni.
L’iniziativa rientra nel progetto ‘Rifioriamo’ promosso dal Comune di Celleno, in collaborazione con l’Università della Tuscia, l’Istituto scolastico Pio Fedi, la Pro Loco e il Centro Sociale di Celleno e tutte le altre Associazioni comunali.