Tuscia, terra di vulcani, grandi fiumi sotterranei, acque solfuree, gas naturali. Geotermia, la vera risorsa da sfruttare senza paure. Le uniche paure sono quelle di chi va in cerca di consensi e non solo…
VITERBO – Un vecchio detto dei pescatori del lago di Bolsena dice: ‘Vento che va, corrente che viene“. Un detto legato ad un fenomeno che, i tanti scienziati che oggi parlano di terremoti e geotermia e che vivono nella Tuscia, probabilmente neanche conoscono.
Tuscia, spicchio di una maestosa e rigogliosa area resa fertile e meravigliosa dai vulcani. Già vulcani. Il lago di Bolsena era un grande vulcano. Parti di quel cono sono abitati. Montefiascone, San Lorenzo, Gradoli, Latera. Ma che ne sanno i politici che parlano a vanvera di terremoti e geotermia.
In questi giorni si fa un gran parlare dello sciame sismico che sta colpendo la parte nord della Tuscia. Troppi però parlano a vanvera. Soprattutto i politici. Chiunque di loro avesse studiato davvero sarebbe a conoscenza del fatto che Il lago di Bolsena (in latino: Lacus Volsiniensis / Lacus Volsinii) è un lago dell’Italia centrale, posto nell’alto Lazio, nella parte settentrionale della provincia di Viterbo (Alta Tuscia). Formatosi oltre 300 000 anni fa in seguito al collasso calderico di alcuni vulcani del complesso dei monti Volsini che ha accompagnato lo sprofondamento vulcano-tettonico dell’area, è lambito per una parte considerevole dalla strada consolare Cassia, a pochi chilometri dal monte Amiata, ed è il lago di origine vulcanica più grande d’Europa.
Presenti anche delle sorgenti e dei piccoli fiumi sotterranei che scendono dai monti Volsini fin verso il lago, in particolare nella zona di Bolsena.
Chi conosce bene le nostre zone non può non aver presente i vapori caldi che fuoriescono nella parte sud dell’Amiata dalla vostra terrestre, in modo naturale e che da molti decenni vengono sfruttati per accumulare energia.
Già l’energia. Quella stessa energia in movimento che riscalda l’acqua e che ha reso, sempre la Tuscia e da secoli di storia, una delle zone termali più famose al mondo.
Anche Dante Alighieri ne parla nella sua Divina Commedia. Ma che ne sanno quei politici che parlano oggi delle cause dei terremoti e di sciami sismici come se fossero i gelati venduti dal Ministro Di Maio sulle tribune dello Stadio San Paolo di Napoli.
La storia delle sorgenti termali è legata al ‘cuore’ caldo della Terra e all’energia che esso emette costantemente verso la superficie”, spiega Giancarlo Ciotoli, dell’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria (Igag) del Cnr (mica pizza e fichi). ”Ad alimentarle è l’acqua piovana, che inizia il suo percorso quando scende in profondità attraverso strati di roccia permeabile e fratturata”. Qui avviene un lento processo di trasformazione.
”Durante il suo percorso sotterraneo l’acqua discioglie sali e/o gas a seconda delle rocce che attraversa, aumentando la sua temperatura di circa 1 °C ogni 33 metri. Quando è in profondità, può incontrare strati impermeabili e dare origine a sacche in cui si accumula, le cosiddette falde acquifere. Gli elevati gradienti di pressione permettono all’acqua di muoversi per lunghe distanze e permanere per molto tempo, continuando così ad arricchirsi di sali minerali e acquisendo caratteristiche fisico-chimiche diverse, quali ad esempio le acque sulfuree o salso-bromo-iodiche”, prosegue il ricercatore dell’Igag-Cnr. Dopo questo viaggio sotterraneo l’acqua sgorga sotto forma di sorgenti di diversa portata dalla crosta terrestre dando origine a forti eruzioni con vapori o geyser o a ‘tranquille’ sorgenti termali. In genere la risalita si verifica lungo le linee di frattura e di faglia della crosta terrestre che caratterizzano le aree vulcaniche e a sismicità più o meno elevata”. Leggere alcuni comunicati stampa di politici ignoranti, prestati alla geologia, è più pericoloso dei terremoti stessi. Invece di preoccuparsi delle centrali a carbone, delle immissioni di gas serra, delle costruzioni antisismiche e del Radon parlano di quello che non deve essere fatto.
Ebbene. La geotermia va fatta. E’ naturale e sfrutta quello che la natura produce. Tutto quello che viene raccontato oggi è davvero sconcertante. Non vogliamo fare nomi e cognomi, non servono. Gli ignoranti si riconoscono dal ruolo politico che ricoprono e l’ambizione che coltivano.
La geotermia non è pericolosa di per sé. lo è solo quando le scelte vengono lasciate nelle mani di speculatori, o quando un regime di monopolio frena l’adozione di tecniche sostenibili.
La sostenibilità, per non essere solo un vuoto slogan propagandistico, deve basarsi su conoscenza, condivisione e assunzione di responsabilità.
La geotermia, il cui uso intelligente potrebbe far risparmiare all’umanità una fetta delle emissioni nocive in atmosfera, è un fenomeno che possiamo dividere in due grandi categorie: calore proveniente dall’interno della terra, e calore solare immagazzinato nel sottosuolo.
Appartengono alla prima categoria vulcani, soffioni, geyser.
Questa prima geotermia ha la possibilità di venir impiegata per produrre energia elettrica e per tutte le attività umane per le quali serve acqua bollente: in alternativa, si bruciano combustibili.
Poi c’è la seconda categoria che è disponibile pressoché ovunque, ed è accessibile a chiunque a costi familiari. Si tratta del calore solare che si accumula nel sottosuolo in prossimità della superficie, e che può essere estratto «a costo ambientale zero».
Però per molti “esperti” della politica viterbese il solo pensiero di realizzare una centrale geotermica ha scatenato le ire di Pandora. Pregate che la Terra non si ribelli come ha fatto la Natura con il virus in questi ultimi 90 giorni.
Dal sottosuolo è tutto a voi gente…