Teatri, cinema e discoteche: le nuove linee guida del governo

Da lunedì prossimo in Italia riapre praticamente tutto: dal 15 giugno i bambini entreranno nei centri estivi, si tornerà a cinema, teatro e negli spazi culturali per piccoli incontri, riprenderanno anche convegni e discoteche. Il tutto con nuove linee guida che sono state approvate ieri dalla Conferenza Stato Regioni e che verranno allegate al Dpcm che disciplina la Fase 3. Ripartono anche i ricevimenti nuziali.

Discoteche

Si ballerà soltanto all’aperto, si potrà andare al cinema e a teatro, scommettere e giocare a bingo. Il numero massimo di spettatori per i cinema sarà di 1.000 per quelli all’aperto e 200 per gli spettacoli in luoghi chiusi. Sarà necessario prenotare online e fare i biglietti per via telematica per gli ingressi.

Il vero problema della ripresa sono gli incassi perché la Fipe stima un calo delle entrate che supera il 50%.

Nelle discoteche i clienti dovranno indossare la mascherina negli ambienti al chiuso e all’esterno tutte le volte che non sarà possibile mantenere la distanza interpersonale di almeno 1 metro. Il personale di servizio dovrà utilizzare la mascherina. Non è consentita la consumazione di bevande al banco. I clienti  dovranno fare una fila ordinata mantenendo le distanze, ritirare la bevanda e allontanarsi.

La capienza sarà di circa metà degli spazi e con modalità talmente difficili da rispettare che molti enti locali, dalla Sicilia alla Liguria, hanno già deciso di consentire la riapertura delle discoteche solo come locali da ascolto di musica e intrattenimento, anche se con dj alla consolle.

Per quanto riguarda i convegni, le linee guida sono state appena dettate. Chi parteciperà al convegno, dovrà indossare la mascherina, così come  gli addetti.

Non saranno consentiti assembramenti e si dovrà valutare il contingentamento degli ingressi.

Cinema e teatri

Un massimo di duecento spettatori al chiuso, mille all’aperto e mascherine per il pubblico, per gli operatori che organizzano l’accesso del pubblico e per gli artisti. Regole che molti locali, al chiuso, considerano troppo penalizzanti per azzardare una riapertura nella stagione estiva preferendo rimanere chiusi e ricominciare solo a settembre.

Pubblico, artisti e lavoratori degli spettacoli dovranno sostanzialmente seguire le stesse regole: mantenimento del distanziamento interpersonale di un metro, misurazione della temperatura corporea e utilizzo obbligatorio di mascherine, periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti chiusi anche tra un evento e l’altro nella stessa giornata. E poi aereazione naturale, ricambio d’aria e rispetto delle raccomandazioni sui sistemi di ventilazione e di condizionamento, sistemi di disinfezione delle mani accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento, divieto del consumo di cibo e bevande durante lo svolgimento degli spettacoli, vendita dei biglietti preferibilmente online e se in biglietteria senza utilizzo dei contanti.

Centri estivi, ma solo dai 3 anni
Da lunedì ripartono anche i centri estivi per i bambini con almeno tre anni. I centri dovranno riaprire in sicurezza e tutte le attività si dovranno svolgere in presenza degli operatori, nelle sedi che sono quelle dei servizi educativi per l’infanzia e nelle scuole. In alcune regioni, come Emilia Romagna e Veneto, si è già ripartiti, in Veneto anche con alcuni esperimenti per i nidi per i più piccoli da 0 a 3 anni.