VITERBO – L’Università della Tuscia ha decisi segnali positivi in merito all’avviamento al lavoro dei propri laureati. Non solo: la soddisfazione degli studenti al termine del percorso di studio per il 2019 è a livelli altissimi, il 93% di chi ha studiato presso l’Ateneo viterbese è molto soddisfatto sia per il corso di studio che per il rapporto con i docenti. In particolare, la soddisfazione per il corso di studio cresce dal 91,5% al 92,7%, un incremento importante in considerazione del già elevato livello dell’Ateneo. La soddisfazione per il rapporto con i docenti rimane sostanzialmente stabile con un valore pari al 93,3% che colloca l’Università della Tuscia al 9° posto assoluto a livello nazionale su 72 Atenei monitorati con il miglioramento di una posizione rispetto al 2018.
“Il rapporto di Almalaurea è importantissimo soprattutto in questi momenti, è molto positivo per il nostro Ateneo- sottolinea il rettore Stefano Ubertini- e conferma l’elevata qualità della didattica ed una grande credibilità della nostra Università da parte del mondo del lavoro che ha accolto i nostri laureati. Ma i dati ci fanno riflettere anche sul gradimento da parte degli studenti della nostra organizzazione didattica sperimentata già da qualche anno”. I dati diffusi da Almalaurea, che promuovono l’Ateneo viterbese ponendolo nelle zone più altre delle classifiche relative agli Atenei di dimensioni simili, si riferiscono al 2019 e sono relativi alle interviste effettuate ai laureati del 2018. Ad un anno di distanza dunque il Consorzio Interuniversitario fondato nel 1994 e al quale aderiscono 75 Atenei italiani oltre al MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) ha fotografato la situazione occupazionale dei giovani laureati. La soddisfazione dei vertici dell’Università della Tuscia è legittimata anche da un dato unico: il 100% dei laureati magistrali in Biologia, Scienze agrarie ambientali e forestali, Biotecnologie per l’ambiente e la salute, entro un anno trova lavoro. Anche i laureati negli altri corsi di studio hanno livelli occupazionali non comuni: 90% per gli ingegneri meccanici e 93% di quelli usciti dal gruppo Economico-Aziendalistico. Percentuali al di sopra della media nazionale.