Ragazzi morti nel sonno, Saltamartini: «lo spacciatore è cresciuto nella ‘cultura’ di sinistra»

Droga killer – La commissaria della Lega di Terni rivela che il “pusher che ha venduto la morte ai due giovani è cresciuto nei centri sociali ternani, dove era anche invitato come ospite d’onore in tante serate”

TERNI – “Un rapper antifascista militante cresciuto nei centri sociali, ecco di chi sono le mani insanguinate di quel bastardo che ha venduto la morte a Flavio e Gianluca, i due giovanissimi ragazzi di Terni”. Così la deputata Barbara Saltamartini (Lega Terni), in un post su Facebook, definisce lo spacciatore ternano di 41 anni che ha venduto metadone ai due ragazzi di 15 e 16 anni, Gianluca e Flavio, trovati morti nelle loro rispettive abitazioni martedì mattina.

Per la commissaria della Lega di Terni il pusher è “un cattivo maestro cresciuto nei centri sociali dell’antagonismo ternano dove era addirittura invitato come ospite d’onore in tante serate. Così come lo è stato considerato dalla “cultura” di quella sinistra che per 50 anni ha governato l’Umbria, e che per fortuna non governa più, che lo fece esibire anche in una delle feste più sentite dalla città quale il “Cantamaggio”. Un rapper antagonista che mentre si esibiva, magari anche dietro compenso economico, spacciava metadone e chissà cosa altro”.

“Ora – conclude la Saltamartini – mi auguro che l’impegno profuso dalle forze dell’ordine e giudiziarie che lo hanno preso immediatamente non sia reso vano e che questo maledetto sconti fino alla fine la pena che gli spetta dentro le mura di un carcere. Non smetteremo mai di lottare contro la droga e chi la spaccia!!”