Gli agricoltori tra poco non saranno più padroni delle loro terre
TARQUINIA – All’inizio sembravano dei casi isolati. Adesso invece sembra essere una cosa pianificata a tavolino da parte di chi tutela l’immigrazione di massa ormai fuori controllo.
La difesa ignobile che lo Stato riserva alle “risorse” che ormai non scappano più dalle guerre ma solo in cerca di benessere garantito a spese degli italiani, sta creando uno scontro sociale e questa volta rischia di trasformare anche il più mite degli esseri umani in un razzista sfegatato.
Gli extracomunitari piovuti sul territorio sono così tanti che i centri di accoglienza e le cooperative rosse foraggiate dallo Stato non hanno più il controllo sugli ospiti che scappano.
Dove vanno?
In alcuni casi, parliamo delle vaste campagne che circondano la città di Tarquinia, vanno ad occupare casali abbandonati o utilizzati per il rimessaggio degli attrezzi agricoli.
Molti sono privati ma tanti sono di proprietà o dell’università agraria o dell’amministrazione comunale.
Non si tratta più di uno o due casi isolati ma di una vera e propria occupazione di massa.
Prendono possesso dei manufatti e nessuno può cacciarli. Non solo, il modo arrogante e violento con il quale si rivolgono ai proprietari ma come consuetudine agli italiani, sta portando le persone ad un livello di esasperazione che potrebbe sfociare in giustizia “fai da te”.
Necessita l’immediato intervento del Prefetto di Viterbo affinché venga ristabilita la legalità sul territorio.