Massimo Mensurati: “Sul Porto Storico non abbiamo nulla da dire e le cose scritte da quel giornalista non sono nostre” ma, come leggerete, non smentisce neanche su chi avrebbe fatto dossieraggio attraverso le intercettazioni telefoniche
CIVITAVECCHIA – Medov Civitavecchia è un’agenzia marittima, anche abbastanza grande, che serve gruppi armatoriali importanti, su tutti Costa Crociere.
Massimo Mensurati (nella foto) è l’uomo forte di questa agenzia che opera anche a Genova. Un giustizialista. Sono più i ricorsi al Tar Lazio o le denunce in Procura presentate da Medov e da Mensurati che da tutte le aziende che operano nel porto di Civitavecchia messe insieme.
Medov e Massimo Mensurati, memorizzate bene questi due nomi, stanno bloccando la realizzazione del Porto Storico da anni. Hanno partecipato a quella gara ma, come disse anche l’ex sindaco Antonio Cozzolino, quello non era certo il progetto migliore.
Questa mattina, il quotidiano online TrcGiornale ha pubblicato un articolo pro Medov e Mensurati, sferrando un durissimo attacco alla Procura della Repubblica e al magistrato che ha condotto le indagini, Alessandro Gentile.
Nello stesso articolo si è andati ben oltre, si è lasciato intendere ad un’attività di dossieraggio a carico di più soggetti (politici, sindacalisti, imprenditori, giornalisti ecc.) attraverso la lettura di migliaia e migliaia di intercettazioni telefoniche estrapolate da un procedimento penale che, la Procura di Civitavecchia, ha già bollato come irrilevanti e per questa ragione ne ha chiesto l’archiviazione.
Parliamo ovviamente dell’inchiesta del 2019 sul Porto Storico che ebbe clamore a seguito delle perquisizioni e l’ondata di uomini delle Fiamme Gialle sparse tra Roma, Civitavecchia e Toscana alla ricerca di prove non si sa bene su cosa (tranne i diretti interessati che hanno in mano le carte).
Ricerca di indizi suggeriti da Medov e Mensurati attraverso un esposto presentato alla Procura della Repubblica di Civitavecchia che ha prodotto una prima azione: le indagini e l’iscrizione sul registro degli indagati di alcuni soggetti.
La seconda azione: lette le carte dal magistrato e il lavoro svolto dalla polizia giudiziaria la Procura stessa ha prodotto richiesta al giudice per le indagini preliminari di archiviare l’inchiesta perché le accuse si sono rivelate infondate.
L’articolista va oltre; non sappiamo se imboccato dallo studio legale Giudetti di Latina che assiste Medov e che ha presentato una legittima richiesta di opposizione alla richiesta di archiviazione o da Massimo Mensurati.
L’articolista intendere che qualcuno ha avuto modo di leggersi migliaia e migliaia di pagine di intercettazioni (o ascoltarle), e che questo qualcuno le ha ritenute “interessanti”.
Una minaccia vera e propria. Un’azione di dossieraggio che avrebbe collegato intrecci finalizzati non si sa bene a cosa ma che ha individuato i soggetti definiti “interessanti”, oppure “protagonisti soggetti operanti a vario titolo all’interno del porto e che farebbero emergere, tra l’altro, particolari legami col mondo politico, sindacale e dell’informazione.”
Un attacco violento nei confronti della magistratura civitavecchiese. Attacco che lascia intendere, anzi mette in dubbio l’operato del magistrato colpevole di non aver arrestato ma scagionato i protagonisti di quella vicenda.
A fronte di tutto questo abbiamo ritenuto inevitabile parlare con Massimo Mensurati.
Lo abbiamo raggiunto telefonicamente e lui, con la parlata da “pariolino strafottente” ma simpatico, non si è sottratto alle domande e nostre considerazioni.
Perché sta facendo tutto questo? Secondo lei a Civitavecchia c’è un’associazione finalizzata a delinquere e quindi vuole liberare il porto e lo fa per un senso di giustizia? Lo fa perché vuole bene alla città e ai civitavecchiesi? Oppure lo fa al solo scopo di tutelare gli interessi dell’azienda per la quale lavora?
Non intendo rispondere sulle domande che riguardano il Porto Storico. Lavoro per Medov e quindi opero nel suo esclusivo interesse.
Il durissimo attacco sferrato alla Procura di Civitavecchia con l’articolo di oggi pubblicato su TrcGiornale, sono parole sue, di Medov di chi?
Noi non abbiamo parlato con nessuno. Non sono parole mie o di altri. Quello che è scritto nel contenuto dell’articolo se ne assume la responsabilità solo chi lo ha scritto.
Scusi ma come faceva a sapere l’articolista delle intercettazioni dossierate nella caserma che si trovano depositate presso la caserma “Bruzzesi” della Guardia di Finanza di Civitavecchia?
Il giornalista avrà una talpa nella caserma della Guardia di Finanza, non lo ha saputo certo da me. Lo chieda a lui come ha saputo tutte queste informazioni.
Scusi, ma almeno fino a questo momento non ci sembra di aver letto precisazioni, smentite a quell’articolo dove si sottintendono cose gravi, già passate ad un primo giudizio da parte della procura che ne ha chiesto l’archiviazione. Lei conferma o no il contenuto di questo articolo?
Non confermo niente. Lei che ne sa se abbiamo dato incarico ai nostri legali per procedere nei confronti di quel giornalista e testata.
In effetti conoscendo il soggetto (che ci ha già avvisati di averci querelato per l’articolo di ieri), cioè Massimo Mensurati, una denuncia ci scappa solamente per averci parlato, ci mancherebbe.
Cosa c’era da smentire il lavoro degli inquirenti o quello dei magistrati?
Il riferimento alla mancata smentita su presunte richieste d’arresto secondo TRCgiornale chi doveva farla?
Chi ha letto le carte rischiando un infarto e risultato poi innocente o il magistrato Alessandro Gentile che, leggendo quell’articolo, non avrebbe fatto fino in fondo il proprio dovere che consisteva nell’arrestare i presunti malfattori innocenti?
Mistero!