Regione Umbria: Caparvi (Lega) replica a Fratelli d’Italia

Il segretario regionale leghista risponde a Fratelli d’Italia, che aveva criticato la Giunta Tesei per la gestione sanitaria ed economica dell’emergenza COVID

Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’On. Virginio Caparvi (Segretario Lega Umbria) – “Dopo l’ennesimo zelante comunicato stampa di FDI non possiamo che prendere atto di una bizzarra consuetudine che vede una forza di maggioranza preferire la stampa al dibattito interno. Tutto ciò in barba al ‘proverbiale senso di responsabilità’ che i patrioti nostrani predicano ma non praticano. Come già detto la Lega Umbria, che è una delle tre componenti politiche di questa maggioranza, non si sottrae ai temi e alle emergenze da affrontare come dimostra l’odierna votazione su una risoluzione riguardante l’emergenza sanitaria, presentata da FDI ed emendata in accordo tra tutte le forze di Governo.
Tuttavia continuiamo a non condividere modi e tempi messi in campo da FDI. E pensare che gli stessi esponenti, oggi critici con la maggioranza di cui fanno parte, sono stati convintamente filogovernativi nel momento in cui si dovevano decidere le nomine politiche nei vari centri di comando delle partecipate regionali. Erano filogovernativi, ad esempio, quando è stata nominata Michela Sciurpa (Amministratore Unico SVILUPPUMBRIA S.p.A. – la principale Agenzia Regionale con delega a gestire i FONDI POR FESR 2014-2020), lo erano quando è stato scelto Marco Magarini (Scuola umbra di amministrazione pubblica), o anche Manuel Maraghelli (Amministratore unico AFOR – Agenzia forestale Regionale Umbra), Matteo Gianbartolomei (Amministratore unico UMBRAFLOR), Antonio d’Acunto (ex consigliere comunale e provinciale di FDI – Presidente Assofarm Umbria e AFAS Farmacie comunali di Perugia), Elena Veschi (Presidente CORECOM nonché moglie di Andrea Lignani Marchesani, ex Consigliere Regionale Fratelli d’Italia), e potremmo continuare con diverse altre indicazioni negli organi di controllo.
Il momento difficile impone scelte coraggiose e non ammette giochi di forza tra chi è chiamato a guidare l’Umbria. L’affannosa ricerca del consenso non può e non deve distrarci dalle quelle urgenze le quali, prima ancora che innescate dai fatti degli uomini, ovvero da una sanità umbra indebolita da decenni di tagli, attengono alla fatalità di un virus che tiene fermo un pianeta da quasi un anno”.