Viterbo – Grancini-Ranocchiari(Fd’I): “Ptpr, dalla Regione urgono risposte a seguito della sentenza del Tar che annulla l’approvazione”

VITERBO – “La sentenza del Tar dello scorso 17 novembre che annulla la delibera di approvazione del PTPR da parte del Consiglio Regionale del Lazio ha determinato una difficoltà operativa per i professionisti e le imprese del settore edile a cui nessuno sta ponendo rimedio.

Non bastasse la crisi determinata dalla diffusione del Covid-19 e dalle restrizione imposte dai diversi Dpcm nel corso dell’ultimo anno, la Regione Lazio a seguito della sentenza del Tar che boccia la decisione assunta dal Consiglio, ad oggi non ha attivato nessuna delle procedure necessarie per uscire dall’impasse che si è determinata”.

Gianluca Grancini, consigliere comunale e provinciale Fdi e Filippo Ranocchiari, responsabile Dipartimento professioni Fdi sollecitano la Pisana.

“Imprese, professionisti e cittadini si trovano nella più totale incertezza di riferimenti normativi e nell’impossibilità di programmare interventi senza esporsi al rischio di veder vanificato il proprio lavoro. – affermano gli esponenti di Fratelli d’Italia – Considerata l’ampiezza dei vincoli imposti sul territorio, di fatto si impedisce a larghe porzioni della Tuscia lo svolgimento di ogni attività edilizia.

Un paradosso che potrebbe avere drammatiche conseguenze per un settore in crisi e che confligge con le norme nazionali, a partire dal Bonus 110%, che trovano la loro ragione nel favorire la ripartenza delle attività di progettazione e ristrutturazione in un ottica di sostenibilità ambientale di lungo periodo.

Dalla Regione Lazio, ad oggi, come evidenziato anche dagli ordini professionali degli Architetti, nessuna risposta: la Commissione consiliare che dovrebbe porre rimedio ai rilievi sollevati dalla sentenza del Tar non ha nemmeno cominciato a discutere dell’argomento e di una possibili proroga dell’efficacia delle misure contenute nel PTPR nelle more della sua approvazione non si ha notizia.

Nel frattempo, aumentano preoccupazioni e cresce il rischio di perdere una straordinaria occasione per far ripartire l’economia del nostro territorio”.