ROMA – “Denunciamo l’incapacità del Comune di Roma ad affrontare l’emergenza COVID negli asili nido romani”, dichiara il presidente dell’ANINSEI CONFINDUSTRIA LAZIO Goffredo Sepiacci che annovera tra i suoi tanti iscritti anche i numerosissimi nidi convenzionati della Capitale, per poi aggiungere: “La Sindaca Virginia Raggi ha disposto, attraverso il Dipartimento Servii Educativi e Scolastici, la sospensione di tutti i servizi educati per l’infanzia nella fascia 0-6 anni, prevendendo solo per scuole dell’infanzia comunali (3-6 anni), e non per i nidi (0-3 anni), la presenza in servizio del personale per i bambini disabili o con bisogni educativi speciali in spregio al DPCM del 2 marzo 2021 che tutela l’assistenza e l’inclusione di tali bambini”.
“Il Direttore Generale del Ministero dell’Istruzione, con comunicazione 12 marzo 2021, prot. 662, – incalza il presidente Sepiacci – ha ben chiarito che i nidi e le scuole «non dovranno limitarsi a consentire la frequenza solo agli alunni e agli studenti» con disabilità o BES, ma proprio per attuare una reale inclusione «valuteranno di coinvolgere nelle attività in presenza anche altri alunni appartenenti alla stessa sezione o gruppo classe, secondo metodi e strumenti autonomamente stabiliti e che ne consentano la completa rotazione in un tempo definito».
“La Sindaca Virginia Raggi ha inoltre disposto la sospensione dei pagamenti delle rette per asili, mense scolastiche e trasporto alunni senza dare alcuna comunicazione ai gestori degli asili nidi privati autorizzati in convenzione e in concessione in merito all’organizzazione delle attività, del personale, e se il mese di marzo verrà loro corrisposto”, dichiara Goffredo Sepiacci che poi aggiunge: “e come se non bastasse le richieste di incontro della scrivente Associazione di Categoria, per avere risposta alle problematiche sopra denunciate, sono state respinte dal Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici del Comune di Roma”.
“Chiediamo alla Sindaca di Roma di intervenire tempestivamente e – conclude il presidente di ANINSEI LAZIO – dare immediata risposta alle migliaia di famiglie romane che, già provate dall’emergenza epidemiologica, stanno pagando a caro prezzo l’inefficienza della macchina comunale”.