Per le gemelle Carlini (entrambe avvocatesse) e sorelle dell’ex consigliere grillino di Civitavecchia, posto fisso a fine dicembre. Riccardo Rapalli, membro della commissione del concorso, nel mirino della Finanza per la vicenda delle cartelle non inviate e lasciate prescrivere dall’ex liquidatore di Hcs ma non finisce qui
ROMA – Si allarga la “Concorsopoli d’oro” con altri nomi eccellenti. Il 29 dicembre 2020, mentre i cittadini italiani passavano le festività natalizie rinchiusi dentro casa, quattro fortunati appartenenti alla graduatoria “Win for Life!” di Allumiere si recavano nel comune di Tivoli per acchiappare quello che per Checco Zalone è sacro: il posto fisso.
Tra i quattro nomi troviamo Micaela Domenica Carlini e Francesca Maria Carlini, gemelle, avvocatesse di Civitavecchia. Alle elezioni di maggio 2019, Micaela Domenica Carlini fu candidata nella lista civica di Carlo Tarantino (del tutto estraneo e forse neanche a conoscenza dei fatti) del Partito Democratico, ottenendo la bellezza di 42 preferenze.
Ex attiviste del Movimento 5 Stelle il legame con la politica non si ferma qui. Le gemelle, infatti, sono sorelle di Patrizio Carlini, ex consigliere comunale grillino di Civitavecchia.
L’ennesima dimostrazione che la graduatoria di Allumiere si è trasformata in un vero e proprio ufficio di collocamento di una parte della politica romana.
Giova ricordare che sono stati assunti tutti con profilo C1, quindi impiegati amministrativi col solo diploma. Per le gemelle Carlini, di cui una aspirante Notaio, la libera professione deve essere stata un vero e proprio disastro.
Altro particolare curioso: per non fare torto a nessuno le due sorelle hanno deciso di “classificarsi” appaiate nella “Win for Life!” di Allumiere ottenendo lo stesso punteggio complessivo (72), lo stesso nello scritto (46) e identico all’orale (26).
D’altronde, nonostante la nota della regione Lazio in cui si ribadiva che “le procedure di assunzione sono tutte legittime” nel pomeriggio, dopo la comunicazione del Consiglio regionale, non si è fatta attendere la replica di un pezzo da novanta del PD, Matteo Orfini, che ha dichiarato: “è davvero sconcertante che accadano cose come queste che rischiano di minare la credibilità delle istituzioni. Si tratta di una vicenda sulla quale è necessario fare chiarezza subito, senza timidezze”.
Come detto, dal punto di vista amministrativo la procedura è regolare ma sui tempi delle assunzioni, la posizione del sindaco Pasquini e i nomi in ballo, la Regione non ha replicato. E la ulteriore conferma della presenza delle due sorelle Carlini, anch’esse legate alla politica, è un altro indizio che, come dice Orfini, “rischia di minare la credibilità delle istituzioni”.
Ma le particolarità non si fermano qui. La commissione del concorso che ha partorito la graduatoria “Win for Life!” è composta da tre persone: il responsabile del personale di Allumiere (naturalmente), Andrea Mori, il direttore del Personale di Frascati, Elpidio Bucci e il direttore Finanziario del comune di Tivoli, Riccardo Rapalli.
Proprio quest’ultimo, alcuni giorni fa, ha ricevuto la visita dei Finanzieri del Comando Provinciale di Roma che, su disposizione della Procura Regionale per il Lazio della Corte dei Conti, hanno eseguito un decreto di sequestro conservativo ante causam nei suoi confronti e di Carlo Maria Micchi, rispettivamente dirigente e liquidatore pro tempore di Hcs e del controllo analogo del Comune di Civitavecchia, ritenuti responsabili di un danno di oltre 2 milioni di euro per le casse dell’ente locale.
Secondo le Fiamme Gialle, sarebbero emerse condotte illecite nella gestione della società cui era stata affidata la riscossione di tributi e a gennaio dello scorso anno la Procura Regionale aveva emesso un invito a dedurre nei confronti di Micchi e Rapalli. I due sarebbero accusati di aver omesso l’avvio delle procedure di esazione coattiva dei crediti nei confronti dei cittadini morosi della TIA per l’anno 2012. Sono stati sequestrati immobili, motocicli e autovetture di lusso, tra cui una Porsche Carrera, per un importo di circa 1,4 milioni di euro.
Il “Win for Life!” di Allumiere, per Riccardo Rapalli, è già terminato anche perché la Procura della Repubblica, che inevitabilmente sarà interessata alla vicenda, dovrà verificare se:
Riccardo Rapalli sia stato messo in commissione indicato come Dirigente del Comune di Tivoli. In realtà lui è dipendente del Comune di Ladispoli con autorizzazione ad un 50% di attività autonoma e sembrerebbe non risultare aver comunicato la sua relazione con il Comune di Tivoli (potenziale sorgente di conflitti di interesse).
Stesso discorso per Andrea Mori che i realtà ha (o aveva) una collaborazione di 18h settimanali con il comune di Ladispoli.-
Nel prossimo articolo parleremo delle due sorelle assunte, insieme a marito e moglie, nel Comune di Guidonia.
NOVECENTO