Concorsopoli Allumiere – Giletti lancia la “bomba” dimissioni. Attese per oggi quelle di Quadrana e Di Biase

La magistratura vuole vederci chiaro, intanto Fratelli d’Italia e parte della Lega fanno pressioni sulle dimissioni di un imbarazzante presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti (nascosto sul pero)

ROMA – Se passeggiando per la campagna scorgete un pero occhio che sulla cima potrebbe esserci il nido, uno dei tanti, del Governatore Nicola Zingaretti.

Ieri sera la trasmissione “Non è l’Arena” di Massimo Giletti ha trattato l’argomento concorsopoli di Allumiere. Lo ha fatto in maniera forte, documentale e supportata da interviste a dir poco sconcertanti.

Massimo Giletti, confortato dal giornalista Luca Telese e dalla consigliera regionale di Fratelli d’Italia, Chiara Colosimo, ha messo il dito nella piaga e cioè ha evidenziato come le dimissioni del presidente del consiglio regionale, Mauro Buschini, non devono rimanere un caso isolato.

Deve dimettersi tutto l’ufficio di presidenza. A fine trasmissione è stato il deputato della Lega Francesco Zicchieri a ribadirlo con fermezza attraverso un posto su Facebook: “Grazie Giletti… ritengo questa una cosa gravissima. Bisogna andare fino in fondo su questa bruttissima vicenda. Fare chiarezza! Noi non ci fermeremo! Dimissioni!!!”.

Questa mattina è stato il deputato e coordinatore regionale Lazio di Fratelli d’Italia Paolo Trancassini a rincarare la dose: “Bene la netta presa di posizione del collega Francesco Zicchieri, già coordinatore regionale, sulla richiesta di dimissioni dell’intero Ufficio di presidenza del consiglio regionale del Lazio per le stesse ragioni che hanno condotto il suo presidente Buschini ad analoga scelta. Nella Regione Lazio si susseguono gli scandali che vedono protagonisti eletti nel Pd che il segretario Zingaretti candidò e poi indicò in incarichi di grande responsabilità”.

Il problema del Partito Democratico è cercare di mantenere calmi gli esponenti che stanno prendendo, con forza, le distanze da quanto accaduto.

La prima è Michela Di Biase, membro dell’ufficio di presidenza, moglie del ministro Franceschini, già duramente attaccata dall’ex sindaco di Roma Ignazio Marino. Lei che votò la sfiducia al chirurgo romano per una multa in divieto di sosta non può certo avallare una vicenda come concorsopoli. Insieme a lei anche Gianluca Quadrana pronto al passo indietro.

In queste ore alla Pisana si sta procedendo ad eleggere il sostituto del dimissionario Mauro Buschini. Come pronosticato sarà Vincenzi a succedergli su quella poltrona che scotta.

La Procura di Civitavecchia intanto sta svolgendo le indagini per chiarire una vicenda dai tanti lati oscuri. Ascoltate diverse persone informate sui fatti ma, al momento, non sembrano esserci nomi di indagati iscritti sul fascicolo.