Regione Lazio – “Chi si accontenta gode”… ma non quelli del PD la cui ingordigia non conosce limiti

Comun denominatore del doppio lavoro (o incarico) è l’appartenenza al Partito Democratico. Dopo i casi di Vittorio Lorenzetti, Vincenzo Quadrini e Barbara Di Rollo, anche Andrea Alemanni moltiplica le sue “entrate”

ROMA – Prima di parlare di quest’altro pluristipendiato uomo di partito del Partito Democratico, ovviamente, riteniamo necessaria una riflessione.

È nella saggezza dei vecchi detti popolari che si nascondono i più grandi insegnamenti per la vita. Chi si accontenta gode. Soprattutto nel momento in cui milioni di italiani perdono il posto di lavoro e sono ridotti alla fame. Purtroppo, non è sempre così e la “Concorsopoli” di Allumiere lo dimostra.

La vicenda del paesino dei monti della Tolfa non è un caso isolato, anche se quello che raccontiamo ora non arriva a toccare i livelli tragicomici che abbiamo visto per la “graduatoria dei miracoli”.

Fa discutere il concorso che il 25 febbraio 2021 ha sancito l’inquadramento “a tempo pieno e indeterminato di 14 esperti statistici” sui 20 posti in palio “per il potenziamento dei centri per l’impiego e le politiche attive del lavoro”.

Nell’elenco dei vincitori c’è anche Andrea Alemanni, presidente del Pd del Lazio.

Alemanni è già stato assessore al II Municipio e per quattro anni, dal 2014 al 2018, ha lavorato a Palazzo Chigi per il dipartimento Funzione pubblica.

Nel 2005 si è laureato in statistica economica alla Sapienza: “Ho studiato a lungo – spiega il dirigente dem – e il mio caso non c’entra niente con Allumiere. È tutto in regola“. Ci mancherebbe, nessuno lo mette in dubbio.

Lo stesso Alemanni, poco prima di vincere il concorso alla regione Lazio, è stato nominato proprio dal suo datore di lavoro e “compagno” di partito, Nicola Zingaretti, nel Consiglio di amministrazione dell’Istituto romano San Michele.

Decreto del Presidente della regione n. T00199 del 26 novembre 2020.

 

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Il compenso? 2.575,00 euro mensili. Niente male per chi ha appena vinto un concorso nello stesso Ente che lo ha nominato. Lo slogan “Gli italiani in ginocchio e il Pd nel Lazio sistema gli amici” sembra calzare a pennello. Da novembre a febbraio Alemanni è riuscito nell’impresa di accaparrarsi l’incarico nel cda del San Michele e vincere (meritatamente) il concorso di esperti statistici. Con lui un presidente eccellente, l’avvocato Luca Petrucci.

 

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In un’intervista rilasciata recentemente, Alemanni ha dichiarato: “Zingaretti candidato a Roma vincerebbe a mani basse… Un disastro come quello di Virginia Raggi non l’ho mai visto”. Non avevamo dubbi…

La vicenda Alemanni è l’ennesimo caso di doppio (in qualche caso anche di più) stipendio elargito a dirigenti del Partito Democratico. Se nessuno mette in dubbio la regolarità del concorso che ha visto il giovane dem conquistare il posto da funzionario esperto statistico nella regione Lazio, che bisogno c’era di affidargli anche l’incarico (e la retribuzione) dell’ASP San Michele? Ricorda i casi di Vittorio Lorenzetti, già dipendente della Presidenza del Consiglio regionale e Presidente del Parco di Bracciano (ed il figlio assunto alla Pisana grazie alla “graduatoria del miracoli di Allumiere”), Barbara Di Rollo, dipendente della NeuroMed e consulente per i “progetti speciali” di LazioCrea, Vincenzo Quadrini, che ha aggiunto alla sua agognata pensione la bellezza di 60 mila euro per una consulenza anche questa by LazioCrea.

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