Concorsopoli di Allumiere – Il sindaco Pasquini si è convinto e annulla tutto

Passa la linea dura di Zingaretti che smentisce la tesi “è tutto regolare” di Buschini: il concorso di Allumiere sarà annullato. La tesi della consigliera Colosimo accolta su tutti i fronti

ALLUMIERE – Non lascia dubbi l’interpretazione dell’avv. Stefano Trippanera, incaricato da Pasquini per un parere pro meritate. Smontata anche la teoria del 5 per 20 del sindaco. Come cambiano gli equilibri PD in provincia di Frosinone.

“La procedura concorsuale risulta viziata e l’amministrazione dovrà valutare la percorribilità di un annullamento, anche in autotutela, degli atti che ne siano conseguiti…”.

L’avv. Stefano Trippanera, incaricato dal comune di Allumiere per la redazione di un parere relativo allo svolgimento del famoso “concorso dei miracoli” di Allumiere, non ha dubbi: il concorso è da annullare con buona pace di chi ha sfacciatamente ribadito, in più di una occasione, che le procedure erano regolari.

Il parere del legale si è concentrato esclusivamente su un punto del bando, non potendo entrare nel campo delle valutazioni di opportunità o politiche. Ma anche nell’analizzare soltanto questo aspetto, non ha potuto non sostenere la posizione di Fratelli d’Italia alla Pisana, in particolare dal consigliere Chiara Colosimo, che ha subito segnalato l’anomalia degli oltre 100 idonei: “Il probabile annullamento del concorso di Allumiere, – ha dichiarato la Colosimo – è la pietra tombale sulla scellerata amministrazione del Sindaco Pasquini.

Anche l’avvocato nominato dalla giunta ha infatti certificato che le nostre denunce erano fondate e che concorsopoli non era affatto un’invenzione giornalistica. Invitiamo anche il presidente Zingaretti a prendere atto che è stato ufficialmente certificato che in consiglio regionale si è consumato l’ultimo scandalo targato Pd e malgrado questo i responsabili di queste malefatte siedono ancora serenamente al loro posto senza nessuna intenzione di assumersi le proprie responsabilità. Un atteggiamento deplorevole del quale primo poi dovranno rendere conto ai cittadini del Lazio”.

Secondo l’avv. Trippanera “la Commissione non poteva modificare di sua spontanea iniziativa le previsioni del bando” e a sostegno di questa tesi ha rilevato che la giurisprudenza amministrativa è sempre stata univoca nel considerare le clausole del bando di concorso come vincolanti per l’amministrazione.

Nel parere si ribadiscono le due pesanti anomalie che hanno inficiato la regolarità del concorso: dovevano passare la preselettiva i primi venti classificati, oltre ai pari merito del ventesimo; coloro che avessero conseguito un punteggio minimo di 21/30. Nella corretta interpretazione del bando, secondo il legale, non si poteva derogare da questi due principi. Anzi, “nel caso in cui il punteggio 21/30 fosse stato raggiunto da un numero inferiore a venti, l’ammissione sarebbe dovuta essere limitata a quest’ultimi, sebbene di numero inferiore a venti”.

Uno schiaffo clamoroso all’interpretazione data davanti le telecamere di “Non è l’Arena” dal sindaco Pasquini che aveva ribadito, senza esitazione, che erano stati selezionati 100 idonei perché si doveva “moltiplicare il numero 20 per il numero dei posti messi a concorso (5)”.

La graduatoria degli ammessi alle prove successive al concorso risulta, quindi, viziata per contrasto con le previsioni del bando e lo stesso Pasquini, nella giornata di ieri, rivedendo le sue strampalate teorie del 5 per 20, è stato costretto ad ammettere l’errore in una riunione di maggioranza tenutasi ad Allumiere. Nella stessa riunione ha avvisato i suoi di possibili rischi per responsabilità amministrativa ed, eventualmente, anche penale, che possono conseguire al mancato annullamento del concorso.

L’avv. Trippanera, nel motivare il doppio errore nell’approvazione dell’elenco degli idonei, dichiara che, con molta probabilità, la Commissione è stata indotta all’errore dal fatto che inizialmente il punteggio minimo era 21/30 e poi si è trasformato, nei verbali successivi, in 31/45. E’ una ricostruzione, però, che lascia molti dubbi e di questo se ne sono resi conto sia ad Allumiere che nei vertici della regione, Zingaretti e Vincenzi in primis. Proprio per questo, sembra che nella giornata di ieri sia partita la lettera di licenziamento indirizzata al Presidente della Commissione, Andrea Mori. E’ inaccettabile, infatti, che una Commissione commetta un errore così evidente.

Arriveranno provvedimenti simili anche per gli altri due membri, Elpidio Bucci e Riccardo Rapalli?

E’ evidente che questo ennesimo colpo di scena avvalora la linea dura decisa, sin da subito, dal Presidente della regione Nicola Zingaretti che, come primo atto, non ha esitato a pretendere le dimissioni del Presidente del Consiglio regionale, Mauro Buschini. Inoltre, l’annullamento del concorso non può non avere ripercussioni all’interno del PD della provincia di Frosinone che ha avuto un ruolo determinante in questa triste vicenda. Innanzitutto, i tre beneficiari della “Win for Life” di Allumiere, fedelissimi dell’ex Presidente del consiglio, saranno costretti a trovarsi un lavoro “normale”, Buschini sembra essere stato abbandonato dai vertici del partito (ciociaro e soprattutto romano) e la posizione di Francesco De Angelis sembra essere monitorata con continuità, visti i disastri compiuti nei concorsi e assunzioni anche al di fuori della “Concorsopoli” di Allumiere, (vedi Asl, Asi e Saf, ecc.).

Ultima nota a margine del parere legale dell’avv. Trippanera che è stato richiesto con Deliberazione del comune di Allumiere n. 38 del 14 aprile 2021 e riguarda lo svolgimento del concorso per l’assunzione di 5 istruttori amministrativi cat. C. Non affronta minimamente le altre due procedure riguardanti le graduatorie dei geometri e dei funzionari (cat. D). Quest’ultimo concorso, come riportato nei giorni scorsi dalla redazione di Etrurianews, ha visto tra le vincitrici la dipendente a tempo determinato che aveva svolto gli atti preparatori delle procedure in esame, compreso l’affidamento alla società Studio Staff per lo svolgimento delle “chiacchierate” preselezioni. Non basta: la sorella della vincitrice del concorso ed assunta a tempo indeterminato ad Allumiere, risultata idonea, è stata assunta nella cat. D (funzionario) dalla regione Lazio, facendo imbufalire centinaia di dipendenti regionali di ruolo che aspettano (invano) da anni una procedura per essere (finalmente) promossi dalla cat. C alla cat. D.