Il padre dei fratellini: ‘Io ai domiciliari per droga e lui con la pistola nessuno lo controllava’
ARDEA – E’ stato trovato morto dai carabinieri che sono entrati nell’abitazione dove si era barricato l’uomo che a Ardea ha ucciso due bambini e un anziano. L’uomo, secondo le prime informazioni, si sarebbe suicidato.
Un 84enne e due bambini di 3 e 8 anni, che erano fratelli, sono morti oggi dopo che un uomo ha aperto il fuoco in strada in un consorzio nel comune di Ardea, vicino Roma. I due bambini sono stati colpiti mentre giocavano davanti casa e l’anziano passava in quel momento in bici.
Il padre dei due bambini uccisi in strada a Colle Romito ad Ardea è ai domiciliari nello stesso comprensorio, secondo il sindaco della cittadina, Mario Savarese. Tra lo sparatore e le vittime, anche la terza, un anziano nonno dei bimbi, sempre secondo il sindaco, ci sarebbe un rapporto di parentela.
“A me per un po’ di droga mi tengono ai domiciliari e questo con la pistola nessuno lo controllava, e guardate cosa ha fatto”. Lo avrebbe urlato, secondo vari testimoni oculari, il padre dei due bambini uccisi ad Ardea mentre cercava di soccorrerli nell’area verde vicino alle villette dove è avvenuta la strage. Una squadra dell’elisoccorso del 118 è intervenuta sul posto, ma non ha potuto salvare i due bimbi.
“Hanno denunciato varie volte che quello aveva una pistola e che minacciava di usarla, ma non è mai venuto nessuno”. A dirlo è un uomo che abita a 500 metri dalla villetta dell’omicidio di Colle Romito, ad Ardea. “Ora sono venuti tutti, ma quei bambini non ci sono più”, aggiunge senza voler dare il proprio nome. La circostanza che lo sparatore avesse minacciato più volte di usare la pistola è stata confermata anche dal sindaco di Ardea.
“La famiglia che occupa la villetta dove è barricato l’omicida è stata segnalata più volte alle forze dell’ordine per episodi di degrado e molestie. Basti pensare che uno degli agenti della nostra vigilanza privata è addetto proprio a controllare quella villa”. Lo afferma all’ANSA il presidente del consorzio Colle Romito, Romano Catino, contattato dall’ANSA.
“Quando abbiamo sentito l’esplosione pensavamo fosse un petardo esploso da qualche bambino. Poi ci siamo avvicinati alla zona e abbiamo scoperto che invece erano colpi di pistola”, ha aggiunto Catino. “Abbiamo subito chiamato le forze dell’ordine che sono arrivate molto presto – spiega -. Poi ho mandato subito un messaggio nella chat del consorzio per invitare tutti a restare in casa. Per fortuna molti dei consorziati erano al mare”.