Concorsopoli Allumiere – De Vito (M5S): “Assumono persone perché arrivano pizzini?”. Il sindaco di Civitavecchia minaccia azioni legali

Pesanti accuse della consigliere grillina. Tedesco dichiara che le procedure sono state poste in essere dai suoi uffici che gli hanno garantito: “le interlocuzioni generiche con Allumiere erano sufficienti”

ROMA – Audizione choc alla Pisana in Commissione Trasparenza e Pubblicità per cercare di fare luce sulla “Concorsopoli” di Allumiere.

Il sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco, ha dichiarato di aver assunto i tre impiegati nel suo comune pescati dalle graduatoria di Allumiere senza essere in possesso della graduatoria definitiva, senza un Accordo o Convenzione, ma solamente attraverso una “interlocuzione generica”.

Con questa dichiarazione, però, ha letteralmente smentito l’atto firmato dal suo dirigente, Giglio Marrani, che nella Determina dirigenziale di assunzione ha scritto: “Visto l’accordo disposto tra il Comune di Civitavecchia ed il comune di Allumiere in merito all’utilizzo delle graduatorie derivanti dai concorsi pubblici espletati da tale Ente”.

Di quale accordo si parla visto che Tedesco ha parlato esclusivamente di interlocuzione? Il sindaco si è difeso dicendo che gli atti sono stati eseguiti dagli uffici amministrativi e lui, da sindaco, non poteva seguire tutto. Questa tesi, però, non è piaciuta ai componenti della Commissione.

Questa ricostruzione dei fatti e la non esistenza di un accordo scritto tra i comuni di Allumiere e Civitavecchia ha fatto sobbalzare la consigliera del Movimento 5 Stelle, Francesca De Vito (nella foto), che ha dichiarato: “Assumono persone perché arrivano pizzini?”

La forte esposizione dei fatti da parte della grillina (che condanniamo perché parlare di pizzini è sicuramente fuori luogo) è stata giustificata, poi, dalla stessa De Vito dal fatto di non capire come si possa provvedere ad assumere in una pubblica amministrazione “per telefono, per sentito dire. Gli accordi devono essere carta bollata”.

Poi si è scusata dicendo: “sono reduce da un Movimento che faceva dell’onestà una bandiera”.

Il sindaco Tedesco ha ribadito durante l’Audizione che il suo dirigente gli ha garantito che poteva anche evitare di sottoscrivere l’accordo con Allumiere e questa è senza dubbio una interpretazione un po’ forzata del comma 61 dell’art. 3 della legge 24 dicembre 2003, n. 350 che stabilisce che “le amministrazioni pubbliche possono effettuare assunzioni anche utilizzando le graduatorie di pubblici concorsi approvate da altre amministrazioni, previo accordo tra le amministrazioni interessate. La De Vito ha sostenuto la tesi che gli accordi vanno sottoscritti e protocollati e la legge andrebbe interpretata in questa direzione.

 

Il sindaco Ernesto tedesco durante l’audizione in Commissione Trasparenza

 

Le affermazioni della De Vito hanno svegliato dal torpore il capogruppo della Lega, Orlando Tripodi, che, facendo anche vaghe allusioni alla vicenda legata allo stadio della Roma, è intervenuto in difesa del sindaco Tedesco invitandolo, senza mezzi termini, a prendere gli opportuni provvedimenti nei confronti della De Vito. Giusta la difesa ma siamo ancora in attesa, dopo 5 audizioni, di sentire un attacco di Tripodi alla procedura che ha visto assumere 21 persone della graduatoria di Allumiere alla Pisana. Del resto i maestri delle elementari erano soliti dire: “Se vuoi sapere le cose devi studiare”. Tempo perso con il “fantasma Tripodino”.

A prescindere dalle polemiche, però, è fuori di dubbio che il sindaco di Civitavecchia non ha risposto ad una domanda che gli è stata posta più volte, cioè se hanno fatto richiesta di personale anche ad altri comuni o solo ad Allumiere.

 

La presidente della Commissione Trasparenza, Chiara Colosimo

 

Come sono state vaghe le risposte ad alcune domande del sempre presente ed incisivo vicepresidente della Commissione Eugenio Patanè: visto che non c’è convenzione, come vi arrivano questi nominativi?

Come è stato possibile incastrare una serie infinita di adempimenti in una sola giornata di lavoro e per di più nella vigilia di Natale?

Quest’ultima domanda ha messo in luce l’efficienza da guinnes dei primati di ben tre amministrazioni che il 24 dicembre 2020 sono state capaci di accettare le dimissioni da Civitavecchia di Magrì, predisporre apposita Determina, comunicare ad Allumiere le dimissioni di Magrì, chiedere un nuovo nominativo da assumere mentre, contestualmente, il Consiglio regionale scriveva ad Allumiere che Canestrari non aveva accettato e quindi alle 11.14 chiedeva anche un nuovo nome per una assunzione. Quindi, Allumiere, sempre nella stessa giornata natalizia, invia il nominativo di Magrì alla Pisana e Canestrari a Civitavecchia ed entrambi, sempre il 24, vengono chiamati dai rispettivi Enti per l’assunzione e, a conclusione della fantastica giornata, entrambi accettano. “Complimenti alle amministrazioni”, è stato il commento di Patanè a questa stupefacente efficienza.

Lo stesso Patanè, poi, ha incalzato, come sua abitudine, il sindaco Tedesco con domande pertinenti chiedendo se tra gli assunti ci fosse qualche persona di sua conoscenza.

Con una certa nonchalance è stato in grado di rispondere che Magrì era dipendente a tempo determinato del suo comune ma a dicembre 2020 si è dimesso. Infatti, proprio per “acchiappare” il posto fisso, prima a Civitavecchia e poi alla Pisana senza dimenticare che era stato il suo responsabile della campagna elettorale. Nulla su Tisselli, marito di Piera Marmorale (assunta in regione) entrambi piazzati nelle ultime posizioni della graduatoria delle preselezioni con l’imbarazzante punteggio di 24. Roba da far impallidire anche Pinocchio con le escrescenze da Equus asinus inflittegli per punizione perché andava male a scuola.

Alla faccia della meritocrazia.

Ultima considerazione. E’ inaccettabile un altro aspetto emerso nella seduta odierna: il sindaco Antonio Pasquini, dopo 15 giorni dalla sua audizione, ancora non si è degnato di trasmettere la documentazione richiesta dalla Commissione. Se si vuole fare chiarezza non si può prescindere dagli atti in suo possesso e il suo partito dovrebbe intervenire per agevolare la trasmissione della documentazione.