FROSINONE – È agli arresti domiciliari Fabrizio Pignalberi, il presidente del movimento ‘Più Italia’ che nei mesi scorsi era salito agli onori della cronaca nazionale a seguito di alcuni reportage giornalistici da parte della trasmissione Le Iene. I reati contestati sarebbero stati commessi nell’aprile 2020 e nel maggio 2021 e fanno riferimento alle denunce presentate proprio da Pignalberi nei confronti di una serie di persone che lo avevano chiamato in causa nel corso del programma di Italia1.
Il politico che vive a Frosinone è stato arrestato su ordinanza di custodia cautelare a firma del Gip del tribunale di Frosinone Ida Logoluso e su richiesta del magistrato Barbara Trotta. Nella giornata di venerdì c’è stato l’interrogatorio di garanzia dove Pignalberi ha respinto di nuovo tutte le accuse.
Anche quelle riportate in diverse denunce dai carabinieri in cui aveva riferito di essere stato spintonato, minacciato ed addirittura di aver ricevuto degli sputi da parte di nove persone che si trovavano all’interno del Palazzo di Giustizia di Frosinone.
Le indagini sono state portate avanti dai carabinieri del comando provinciale di Frosinone che hanno accertato l’infondatezza delle denunce presentate da Pignalberi a carico di diverse persone che lo chiamavano in causa proprio attraverso i servizi de Le Iene.
“Fatti non corrispondenti alla realtà”, si legge nell’ordinanza di arresto, smentiti anche dalle immagini di alcune telecamere di sicurezza del comando provinciale dei carabinieri di Frosinone.
Pignalberi, quindi, stando alla pubblica accusa, avrebbe incolpato tutti i presenti, sapendoli innocenti.
Fabrizio Pignalberi, inoltre, è accusato di aver usato frasi volgari nei confronti di due donne, del tipo “abbassa quel finestrino t…” e di aver dichiarato, sempre falsamente, di aver ricevuto su WhatsApp messaggi minatori: una scena di tale vicenda, filmata proprio da una delle donne, è stata trasmessa da Le Iene.
Le indagini hanno fatto emergere la totale estraneità delle persone ai fatti contestati dal presidente che interrogato ieri sera dal Gip ha detto di essere ‘estraneo ai fatti contestati’. Il suo legale, Mariano Giuliano, ha fatto sapere che, oltre ad aver consegnato il cellulare per permettere ai magistrati di effettuare i necessari accertamenti, sarà in grado di chiarire la situazione.