Il curatore Carlo Zucchetti spera presto ad un ritorno al cartaceo
VITERBO – “La VI edizione della nostra guida La Tuscia del Vino vedrà la luce nella sola versione online”. Inizia così la prefazione di Carlo Zucchetti, esperto di enogastronomia e editore de “Il Giornale enogastronomico col cappello”, che da diversi anni si occupa di stilare il puntuale vademecum dei vini locali e delle regioni vicine.
Difficoltà dovute alla pandemia
“Il perimetro del territorio rimane invariato e va a disegnare una Tuscia che abbiamo imparato a conoscere attraverso la sua storia e la sua geologia oltrepassando i tradizionali confini amministrativi e che comprende i territori della Tuscia Viterbese – con tre D.O.C. Est! Est!! Est!!! di Montefiascone, l’Aleatico di Gradoli e Vignanello – delle D.O.C. Orvieto ed Amelia, del Ciliegiolo di Narni I.G.T., della D.O.C. Cerveteri e dell’ I.G.T. Costa Etrusco Romana fino a Veio per arrivare a nord alle D.O.C. Bianco di Pitigliano e Maremma Toscana.
Per quanto possibile, abbiamo cercato di riprodurre la struttura della versione cartacea tenendo conto del diverso supporto e cercando di preservare il progetto editoriale. Resta dunque invariata l’idea di offrire una panoramica attenta e ampia delle realtà enoiche che animano il territorio che possa fornire molteplici piani di lettura intersecando spunti enoturistici e geologici, suggerimenti di visita e di scoperta e la possibilità di seguire nel tempo l’evoluzione di quest’area. Inalterata è anche la simbologia e un sistema di giudizi preferito rispetto alla staticità del punteggio.
Le difficoltà della pandemia sono leggibili nel rallentamento del nostro lavoro dovuto anche alle complicazioni negli spostamenti e all’impossibilità di reperire qualche etichetta e nelle conseguenze della chiusura a singhiozzo della ristorazione che ha portato in alcuni casi a un mancato imbottigliamento. Ma ci premeva particolarmente portare a compimento l’edizione, seppure in una forma diversa, per rispetto prima di tutto dei produttori che ci hanno sempre seguito.
La Tuscia del Vino 2021 esce nell’esclusiva versione online con vantaggi e svantaggi facilmente intuibili. Più sintetica e immediata, questa versione perde però il fascino del cartaceo a cui tutti noi in redazione restiamo affezionati. In questa occasione abbiamo la possibilità di testare una diversa fruizione e chissà che non possa portare all’introduzione di qualche novità da mettere a punto per la prossima edizione, ovviamente cartacea”. Conclude Zucchetti.