“Contro questa destra e dieci anni di assoluto immobilismo occorre mettere in campo una lista che coinvolga tutta la società civile”
MONTALTO DI CASTRO – Gianni Petronio rompe gli indugi a sinistra e annuncia la volontà di candidarsi sindaco. Lo abbiamo incontrato e parlato con lui per capire le reali intenzioni.
Dopo il grande movimento a destra, finalmente, anche il centrosinistra esce allo scoperto. Perché questa discesa in campo di Gianni Petronio dopo tanti anni di panchina?
“Perché dieci anni di questo centrodestra hanno inaridito e impoverito il nostro territorio in modo evidente. I nomi che girano poi non lasciano ben sperare. Occorre correre ai ripari e per questo ho deciso, questa volta, di metterci la faccia in prima persona”.
Con il Partito Democratico?
“Sono amici e le porte sono aperte anche per loro. La mia lista sarà composta da varie anime e di certo non caratterizzata da un colore politico. Abbiamo idee. Abbiamo un progetto. C’è voglia di rilanciare un territorio che tanto ha da offrire e che per troppo tempo è rimasto nel limbo facendosi scappare molteplici opportunità”.
Con chi sa la vedrà dunque, Luca Benni o un candidato del Movimento 5 Stelle?
“Luca Benni è una brava persona, un amico. Ha avuto l’opportunità di dimostrare le sue capacità di governo quando il sindaco Sergio Caci è stato costretto a rimanere fuori per la famosa vicenda che è giusto non strumentalizzare. Ha fallito. Una meteora che non può certo reggere il peso di un comune che dovrà affrontare la trasformazione della Centrale Enel. Il Movimento 5 Stelle credo che alla fine potrà trovare condivisione con il mio progetto. Certo è che non ho alcuna intenzione di fare un passo indietro questa volta”.
Non pensa che il Partito Democratico tenterà di farla ragionare?
“Ho lasciato il Partito Democratico dieci anni fa e fondato un movimento vicino ma, sappiamo, che la politica fin qui adottata a sua volta ha dimostrato grandi limiti. Fallito nei programmi, fallito costantemente quando si è confrontato politicamente. Ovvio che cercheranno il dialogo. Anche loro sono amici. Il problema è che questa volta non sarò disponibile a fare un passo indietro come, con lealtà, ho fatto in queste due ultime legislature”.
Dunque ha già una lista civica, come si chiamerà?
“Non scopro le carte oggi. Adesso dobbiamo definire il gruppo di lavoro e concentrarci sul programma. Se è vero che si voterà nella prossima primavera è altrettanto vero che non possiamo presentarci ai cittadini trenta giorni prima del voto e chiedere sostegno senza aver dimostrato di avere un progetto valido da sostenere”.
Voi dunque avete trovato la ricetta giusta?
“Certo. Ci riprenderemo Montalto di Castro e lo faremo alla grande”.