La decisione del sostituto procuratore Alessandro Gentile dopo la confessione di alcuni partecipanti alla prova di preselezione. Si aggrava intanto la posizione del sindaco Pasquini
CIVITAVECCHIA – La Procura della Repubblica di Civitavecchia ha provveduto in questi giorni a sequestrare i telefoni cellulari a 27 candidati che avrebbero superato le prove preselettive nella prima batteria delle preselezioni del concorso di Allumiere.
La percentuale degli idonei di quella specifica prova e alcune testimonianze avrebbero spinto il sostituto procuratore Alessandro Gentile, al quale è stata affidata l’indagine, di procedere a questo ulteriore passo.
Dai tabulati telefonici sono già emerse diversi contatti tra i membri della commissione ed alcuni candidati ma, cosa ancora più grave, anche il sindaco Pasquini avrebbe avuto un ruolo determinante in questa storia. Che il sindaco abbia paura lo dimostra il fatto che, non fidandosi più di nessuno, arriva a conferire con gli avvocati in mezzo alla strada invece che nel proprio ufficio. Cosa c’ha da nascondere?
Nel decreto di sequestro, molto motivato, appare evidente che gli elementi probatori in mano al magistrato sono molti e non si escludono azioni molto più forti nei prossimi giorni.
Il sindaco è stato ascoltato dal magistrato mentre il presidente della commissione Mori, su consiglio dell’avvocato Miroli, si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere.
Per tutti i capi di imputazione, al momento, rimangono gli stessi: violazione del segreto d’ufficio e abuso d’ufficio.
Il lavoro degli inquirenti è concentrato anche sul ruolo che avrebbe avuto l’ex presidente del consiglio regionale del Lazio, Mauro Buschini che nel frattempo si è cimentato in rocambolesche serenate d’amore.
Molti vincitori di concorso sono suoi amici o erano alle sue dirette dipendenze. Nelle prossime ore saranno ascoltati anche i dirigenti dei vari comuni che hanno attinto dalla graduatoria di Allumiere per assumere personale. Tra questo anche quello di Civitavecchia che potrà quindi spiegare agli inquirenti la vicenda legata all’assunzione di Massimiliano Magrì in quel famoso 24 dicembre dello scorso anno.