Civitavecchia – L’isolotto del Pirgo prende forma. Che dire… sta venendo da paura

L’inaugurazione tra qualche giorno ma, forse per la prima volta, dobbiamo fare i complimenti all’amministrazione Tedesco

CIVITAVECCHIA – Da paura. Spettacolo mozzafiato. Panorama e tramonti choc. Luci notturne che ricordano quei locali del Caribe che tanto amiamo (almeno noi). Parliamo dell’isolotto del Pirgo che sta prendendo forma e vita. Eravamo scettici. Abbiamo sicuramente fatto spallucce anche noi appena saputo quel che volevano fare questi “pazzi sognatori” credendo che mai nessuno si sarebbe avventurato nel fare un investimento del genere.

Oggi abbiamo infranto le regole della buona educazione. Ci siamo addentrati in un cantiere aperto. Sì, siamo entrati sull’isolotto del Pirgo, scarpe da cantiere e elmetto parasole.

Operai e ragazzi al lavoro sotto il sole cocente d’agosto. Profumo del legno. Tanto, tantissimo legno e acciaio. L’isolotto del Pirgo sta diventando il locale più esclusivo della zona e forse di tutto il litorale. Chi cavolo ce l’ha un locale in mezzo al mare? Nessuno!

Per un attimo c’è presa la tentazione di prendere il telefono e chiamare Umberto Smaila e Flavio Briatore per far sapere loro che lo Smaila’s e il Billionarie avranno pure i divanetti di velluto e l’aria condizionata ma lì c’è la brezza del mare. Rosiconi!

C’è venuto in mente il Pata-Pata di Agrustos a Budoni e poi Ibiza, Formentera, L’Havana, Miami e chi più ne ha ne metta. Locali sul mare tanti, meravigliosi ma non in mezzo al mare come questo esclusivissimo isolotto fino a poco fa semi abbandonato. Per vedere qualcosa del genere bisogna spostarsi in qualche atollo.

 

 

Finita l’ubriacatura siamo tornati a fare le pulci. Ci sono i certificati di staticità, sicurezza e chi più ne ha ne metta come lamentato dai 5 stelle in questi ultimi giorni.

 

relazione di Safety Firt - Pirgo

 

C’è tutto. Dai rilievi statici alle analisi fatte con i georadar. Dalle uscite di sicurezza al piano di salvataggio che prevede, nelle ore di apertura, addetti alla sicurezza pronti ad utilizzare un piccolo molo fatto nascere tra le pietre di cava buttate come frangi onde dove, al riparo dal mare in tempesta e con l’acqua calma, un gommone e una moto d’acqua sono pronti ad entrare in azione in ogni momento.

Due esclusive pedane sono state poggiate sugli scogli proprio sotto le mura. Secondo noi poter sorseggiare un aperitivo in quel posto sarà praticamente impossibile. Unico nel suo genere. Ricorda molto il sea lounge di uno yacht di lusso. Così come al piano superiore, davanti al parapetto, quello che confina con la Sardegna per intenderci, c’è un panorama dining. In uno dei due lati un piccolo palco per la musica dal vivo e nell’altro uno sky lounge da urlo.

Ma i bagni? Niente, pure in questo caso abbiamo fatto un giro a vuoto. Nuovi e funzionali con sanitrit e fosse asettiche. Una cisterna da 10mila litri d’acqua e… cos’altro dire. Non vediamo l’ora che apra. Almeno noi.