Elezioni amministrative – A Supino (FR) calpestata la democrazia

La maggioranza fa asso pigliatutto nella nomina degli scrutatori. Il Presidente della Commissione è il vicesindaco in smart working (segreteria Zingaretti) Giovanni Pomponi, che considera in quota per la minoranza il leghista a giorni alterni Stefano Bompiani, che però è candidato con la lista degli amici di Buschini

SUPINO – “Lunedì mattina mi sono recato al Comune per partecipare all’adunanza per la nomina degli scrutatori ai seggi per le prossime elezioni del 3 e 4 ottobre.

La lista di maggioranza ha pensato bene di assegnarsi 20 scrutatori, lasciando la minoranza con numero 0 scrutatori. Un atteggiamento di chiusura che dimostra la NON DEMOCRAZIA, la PREPOTENZA e l’ARROGANZA della lista Noi Supino. VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA”.

Così sulla pagina facebook di Alessandro Foglietta, che con la sua lista “Per Supino” sfida il candidato sindaco del PD (rinforzato dai leghisti), da sempre sponsorizzato da Mauro Buschini (al centro dello scandalo concorsopoli di Allumiere), Gianfranco Barletta.

L’ex europarlamentare, con il suo sfogo, ha messo in evidenza come la recente campagna acquisti portata a compimento dagli esponenti del PD supinese ha fatto sì che la Commissione ad oggi sia composta esclusivamente da esponenti della maggioranza. A causa di questa anomalia, quindi, l’opposizione è rimasta a bocca asciutta nella nomina degli scrutatori. Con buona pace per la democrazia.

Ma andiamo con ordine. Gli scrutatori sono nominati fra il 25º e il 20º giorno antecedente la data delle votazioni. La nomina spetta alla commissione elettorale comunale. E qui arriva il problema. Nella Commissione, quando è stata composta, è stato assegnato il posto spettante all’opposizione al consigliere di minoranza (all’epoca) Stefano Bompiani. Quest’ultimo, però, è leghista da Patrica a Lampedusa se si guarda a sud e da Morolo ad Aosta se si guarda verso nord. Quindi, negli ultimi tempi, ha pensato bene, dopo essere stato eletto nella lista Volponi, di trasformarsi in un Volpino e chiudere l’accordo con il sindaco uscente, tant’è vero che è stato inserito nella lista della maggioranza di sinistra.

In Commissione elettorale comunale, però, ha voluto continuare a recitare la parte dell’opposizione, partecipando alla “spartizione” degli scrutatori e lasciando a bocca asciutta la lista concorrente.

E’ noto, infatti, che l’organo competente attribuisce gli incarichi per tutte le sezioni elettorali presenti nel territorio del comune. Nel dettaglio, a ogni seggio elettorale sono assegnati quattro scrutatori in caso di elezioni e tre scrutatori in caso di consultazione referendaria. Nei limiti dei vincoli fissati dalla legge, la commissione elettorale comunale procede alle designazioni sulla base di criteri discrezionali e con voto unanime. Quella unanimità che la maggioranza di Barletta non ha avuto difficoltà a raggiungere visto che tutti e quattro i componenti della Commissione sono espressione della lista Noi Supino.

Le suddette modalità di nomina non sono state in vigore nel periodo compreso fra il 1989 e il 2005, quando la legge prevedeva che in ogni caso la commissione designasse gli scrutatori mediante sorteggio. Il buonsenso e la correttezza istituzionale dovrebbe sempre prevalere e per questo motivo il sorteggio, dal 2005, non è più obbligatorio. A Supino, però, non la pensano così.
Ultima considerazione sul Presidente della Commissione elettorale comunale. L’onnipresente vicesindaco in smart working Giovanni Pomponi che, come detto, non si è accontentato dell’importantissimo ruolo nella Giunta comunale.

Pomponi ha voluto gestire in prima persona anche la nomina degli scrutatori facendosi nominare al vertice dell’organo consiliare.

L’unico luogo dove è difficile trovare il vicesindaco in smart working è il posto di lavoro. Da anni, infatti, a seguito della sua elezione nel comune di Supino, Pomponi lavora nella Presidenza della Giunta regionale ma sul sito della regione è impossibile trovare i suoi recapiti.

Non c’è un numero di telefono o una mail. Quindi capita ogni tanto di chiamare qualche suo collega della strategica “struttura tecnica permanente per le funzioni di programmazione, valutazione e controllo” dell’Ufficio di Gabinetto del Presidente Zingaretti, per avere notizie, finora senza successo.

Proveremo il 27, magari saremo più fortunati. Ricordiamo, poi, che nella stessa struttura, insieme a Pomponi, fino a pochi mesi fa lavorava Andrea Palladino, amico di Buschini, che grazie alla Concorsopoli di Allumiere ha trovato la Win for Life in Consiglio regionale.

Di questo parleremo in maniera approfondita nelle prossime puntate.

Quando non si rispetta il diritto dell’opposizione viene a mancare di fatto il pluralismo tipico delle liberaldemocrazie a fondamento della Società aperta. Senza il conflitto democratico l’ossigeno per la convivenza tra cittadini diversi si affievolisce, si riduce la libertà individuale.

– continua