Concorsopoli Allumiere – Clamorose rivelazioni: Emanuela Sgamma ha firmato la nomina della Commissione del concorso vinto da lei

Nel concorso D1 la funzionaria a febbraio del 2020 prepara il bando, a giugno da l’ok alla determina che nomina Mori presidente della Commissione e a novembre lo vince. Nella stessa procedura la sorella, idonea, viene assunta in regione. Ecco le carte

ALLUMIERE – In questi mesi l’attenzione era tutta per il famoso concorso per istruttori amministrativi (cat. C1) del comune di Allumiere che ha visto l’assunzione di 44 tra vincitori e idonei nei vari Enti pubblici (tra cui il Consiglio regionale del Lazio), ma quello che la nostra redazione ha scoperto sul concorso per funzionari (cat. D1) nel piccolo comune dei monti della Tolfa è davvero sconvolgente.

Una delle due vincitrici del concorso ha scritto il bando che lei stessa ha vinto e ha partecipato attivamente alla redazione della Determina dirigenziale che ha nominato la Commissione giudicatrice (che poi l’ha giudicata e promossa).

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Parliamo di Emanuela Sgamma, funzionaria del comune di Allumiere, che già prima dell’esplosione dello scandalo “Concorsopoli” lavorava nel comune guidato dall’esponente del PD, Antonio Pasquini. Nel 2019 la Sgamma ha provveduto, attraverso un atto dirigenziale di affidamento diretto, ad assegnare alla Studio Staff srl l’incarico di svolgere le prove preselettive del concorso per istruttori amministrativi. Con i risultati che tutti conosciamo: gli idonei sono passati da 20 a 107, con clamorosi errori nella soglia del punteggio minimo e nell’assegnazione dei punteggi stessi.

Questa la successione dei fatti. Il 20 gennaio 2020 il comune di Allumiere bandisce un concorso pubblico per soli esami per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di n. 2 istruttori amministrativi contabili (CAT. D1), con riserva del 50% per il personale interno all’ente in possesso dei requisiti previsti dal bando di concorso per l’accesso dall’esterno.

Il bando viene scritto e firmato da Emanuela Sgamma, all’epoca dipendente del piccolo comune dei monti della Tolfa ma inquadrata in categoria C1.

Il 2 aprile dello stesso anno la Sgamma presenta la domanda per partecipare al concorso previsto dal bando da lei stessa scritto e firmato. E che, per pura coincidenza, prevedeva anche la riserva di un posto per il personale interno.

Ma le sorprese non finiscono. Il 10 giugno 2020 viene pubblicata la Determinazione dirigenziale n. 71 che prevede l’istituzione della Commissione giudicatrice del concorso per funzionari con la nomina a presidente di Andrea Mori e componenti Elpidio Bucci e Riccardo Rapalli.

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La Determina, però, non poteva essere approvata senza il parere di regolarità contabile del servizio finanziario e quindi, nell’atto di nomina della Commissione, viene apposta la firma di Emanuela Sgamma. Grazie al nullaosta della Sgamma, i Commissari hanno potuto ricevere i giusti compensi per l’opera prestata.

Il 13 novembre 2020 la Commissione, nominata pochi mesi prima con la Determinazione dirigenziale n. 71, pubblica la graduatoria del concorso per funzionari del comune di Allumiere e stabilisce l’assunzione, tra i due vincitori, proprio di chi aveva scritto il bando e apposto la sua firma nell’atto di nomina di Mori, Bucci e Rapalli: Emanuela Sgamma. E tra gli idonei, nella stessa graduatoria, viene collocata la sorella di Emanuela, Chiara Sgamma, che pochi giorni dopo, miracolosamente, viene convocata in Consiglio regionale del Lazio per essere assunta a tempo indeterminato.

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La stessa Sgamma, nel frattempo nominata da Pasquini al vertice dell’ufficio del personale, il 5 agosto scorso ha inviato una breve nota “a tutti i graduati del concorso da istruttore amministrativo” finito nel mirino delle procure di Roma e di Civitavecchia per chiedere “argomentazioni a sostegno della propria posizione soggettiva”.

Nella stessa lettera la responsabile del procedimento ha chiesto anche “a tutte le amministrazioni attingenti alla graduatoria di concorso” (tra queste c’è anche il Consiglio regionale), di conoscere “la maturata necessità in organico delle relative figure”.

La lettera si apre così: “Questa amministrazione intende valutare la sussistenza effettiva delle condizioni atte all’annullamento tout court della procedura“.

Una richiesta di argomentazioni agli enti che è stata rispedita al mittente, in malomodo, da parte dell’Avvocatura regionale.

La regione, infatti, ha dichiarato che “l’Avvocatura non può non sottolineare l’assoluta irritualità della procedura assunta dal Comune laziale con la nota in questione: quest’ultima, lungi dal rappresentare una formale comunicazione di avvio del procedimento di annullamento d’ufficio, svela l’intento dell’Amministrazione civica di continuare a prendere tempo, dilatando quanto più possibile il momento di assunzione di qualsivoglia decisione in ordine agli esiti del concorso in narrativa”.

Ad Emanuela Sgamma l’arduo compito di risolvere la spinosa questione dell’annullamento del concorso per istruttore amministrativo (Cat. C1), ma qualcuno dovrebbe far luce, molto presto, con la procedura concorsuale che l’ha vista vincere il posto a tempo indeterminato dopo aver “dettato le regole del gioco”.

Ricordiamo che per la famiglia di Emanuela Sgamma le fortunate chiamate dall’alto non si sono esaurite con la sistemazione della sorella ma anche con quella del marito. Il Pistola, marito Sgamma, nonostante un curriculum inadeguato, è diventato presidente della società partecipata del Comune di Civitavecchia CSP (Civitavecchia Servizi Pubblici). Hanno fatto carriera anche quelli che non avrebbero dovuto vincere il concorso di Allumiere, come ad esempio la signora Canestrari che a Natale, in tutti i sensi perché era il 24 dicembre del 2020, ottiene un cambio posto con Massimiliano Magrì. Finita al Comune di Civitavecchia non certo per meriti suoi, oggi è finita addirittura nell’ufficio della presidente del consiglio Emanuela Mari. Le fortune tutte a loro.