Orvieto – Riparte la stagione teatrale del Mancinelli con la direzione di Pino Strabioli

ORVIETO – “Chi è di scena” non è solo la frase scelta dal direttore artistico, Pino Strabioli per la nuova stagione di prosa 2021/2022 del Teatro Mancinelli di Orvieto, presentata oggi, ma è anche un invito rivolto a tutti i cittadini chiamati a tornare a vivere il loro teatro, ad animarlo e a stargli vicino, dopo i divieti imposti dall’emergenza sanitaria.
Come gli attori e tutte le maestranze del teatro italiano, fermi da due anni, hanno tanta voglia di tornare a fare spettacolo, “Chi è di scena” è quindi una “chiamata” ad esserci e a partecipare alla ripartenza dell’attività dei teatri che, in tutta Italia, sono un cantiere in divenire.
Il cartellone della stagione di prosa del Mancinelli si annuncia variegato e con una significativa presenza femminile.

Di seguito i primi sei spettacoli:
9-10 ottobre
“IN VINO VERITAS” con Vinicio Marchioni. Testo e mise en place di Milena Mancini e Vinicio Marchioni
Cos’è il vino? Da dove nasce, quanti miti, quanta umanità, quanta arte, quanta letteratura e quanti amori sono stati ispirati all’ebbrezza, alla gioia e in nome del vino? Sul palco Vinicio Marchioni alterna racconti personali, poesie, massime, storie riprese dai miti classici ispirati al vino intervallati da dischi d’epoca, portando il pubblico in una dimensione “altra” attraverso l’arte del racconto. Un viaggio meraviglioso nella letteratura, nella musica e nell’umanità che si è sviluppata intorno al culto del vino e a tutto quello che il vino rappresenta: incontro, amicizia, andare oltre i limiti del concesso, creazione, disperazione e gioia di vivere; da Dioniso a Charles Bukowski, passando da Hemingway all’opera lirica, da Omero ad Alda Merini. Un omaggio al vino, leggero e poetico, come una cena tra vecchi amici che si dilunga nella notte.

19-20 ottobre
“L’ANIMA BUONA DI SEZUAN” con Monica Guerritore. Regia di Monica Guerritore
Nella capitale della provincia cinese del Sezuan giungono tre dèi alla ricerca di qualche anima buona e ne trovano solo una nella prostituta Shen Te, che accorda loro ricovero per la notte. Il compenso per tale atto di bontà è una tonda sommetta, mille dollari d’argento, ossia, per Shen Te, la possibilità di vivere bene. Ma il compenso è accompagnato dal comandamento di continuare a praticare la bontà. La povera Shen Te apre una tabaccheria e si trova subito addosso uno sciame di parassiti, falsi e veri parenti bisognosi, esigenti fin alla ferocia, da cui Shen Te è costretta a difendersi. Per farlo, una notte, si traveste da cugino cattivo e spietato con tutti ma poi ama …debolezze tu non avevi. Io si …una .. amavo.

12 novembre
TOUR 30TH ANNIVERSARY – Marco Masini in concerto
Arriva nei teatri il tour che celebra i 30 anni di carriera del cantautore toscano. Un concerto di pianoforte e voce per emozionare il pubblico con i suoi più grandi successi.

20 e 21 novembre
“NAPOLETANO? E FAMME ‘NA PIZZA”. Scritto, diretto ed interpretato da Vincenzo Salemme. Prima Nazionale. Scene e costumi Francesca Romana Scudiero. Musiche Antonio Boccia.
“Napoletano? E famme ‘na pizza” è uno spettacolo che nasce dal libro di Vincenzo Salemme uscito con lo stesso titolo agli inizi di marzo. Titolo che fa riferimento ad una battuta di una sua commedia teatrale, “E…. fuori nevica”, nella quale uno dei personaggi chiede al fratello di dimostrare la sua presunta napoletanità facendogli una pizza. “E sì – spiega Salemme – perché ogni buon napoletano deve saper fare le pizze, deve saper cantare, deve essere sempre allegro, amare il caffè bollente in tazza rovente, ogni napoletano che si rispetti deve essere devoto a San Gennaro, tifare Napoli, amare il ragù di mamma’ e via così con gli stereotipi che rischiano di rendere la vita di un napoletano più simile ad una gabbia che ad un percorso libero e indipendente. Tutte le città vivono sulla propria pelle il peso degli stereotipi ma Napoli più di ogni altra. E, molto spesso, sono i napoletani stessi a pretendere dai propri concittadini una autenticità così ortodossa da rischiare l’integralismo culturale. Allora io con questo spettacolo provo a capire, in chiave ironica, se sono un napoletano autentico o un traditore dei sacri e inviolabili usi e costumi della nostra terra.
Cominciando dalla confessione di un primo tradimento, una sorta di peccato originale che rischierebbe di intaccare la mia immagine di attore comico napoletano. Così, il più delle volte, mi definiscono quando mi presentano da qualche parte. Ed io, il più delle volte sto zitto. Ebbene, confesso il mio peccato: io non sono nato a Napoli ma a Bacoli, in provincia di Napoli! Quindi questo che vuol dire? Che non sono napoletano d.o.c.? Significa che da anni usurpo un titolo culturale? Voglio cercare con voi la risposta a questa domanda: “sono” napoletano o “faccio” il napoletano? Aiutatemi!”

12 dicembre
“SEMPRE FIORI MAI UN FIORAIO” con Pino Strabioli e Marcello Fiorini alla fisarmonica
“Sempre fiori mai un fioraio” è il titolo di un libro edito da Rizzoli. Paolo Poli si è raccontato a Strabioli durante una serie di pranzi trascorsi nello stesso ristorante, alla stessa ora nell’arco di due anni. Da queste pagine nasce una serata dedicata al pensiero libero, all’irriverenza, alla profonda leggerezza di un genio che ha attraversato il Novecento con la naturalezza, il coraggio, la sfrontatezza che lo hanno reso unico e irripetibile. L’infanzia, gli amori, la guerra, la letteratura, pennellate di un’esistenza che resta un punto di riferimento non soltanto nella storia teatrale di questo paese. Pino Strabioli ha affiancato Poli in palcoscenico ne “I viaggi di Gulliver” e insieme hanno condotto per Rai Tre “E lasciatemi divertire” otto puntate dedicate ai vizi capitali. Ma Paolo perché otto? I vizi sono sette! L’ottavo sono io, sciocchi!

18-19 dicembre 2021
“LA DOLCE ALA DELLA GIOVINEZZA” con Elena Sofia Ricci e Gabriele Anagni. Regia di Pierluigi Pizzi. Musiche originali di Stefano Mainetti
Opera teatrale del drammaturgo Tennessee Williams, autore dalla straordinaria abilità a costruire personaggi femminili al limite del delirio, sul bordo dell’abisso. Alexandra del Lago, star del cinema in declino, non più giovanissima, alcolizzata e depressa, in fuga da quello che crede un insuccesso del suo ultimo film, cerca un rimedio alla solitudine nelle braccia di un gigolò, giovane e bello, un attore fallito in cerca di rilancio, ma destinato ad una triste fine, una volta che ha perduto il suo unico bene, la gioventù. Ma Williams, da grande drammaturgo è capace sempre di stupirci, sovvertendo genialmente il destino della nostra eroina.

Gli spettacoli in programma nel periodo Gennaio-Aprile 2022
“Per un sì o per un no” con Umberto Orsini e Franco Branciaroli
“La prima volta” con Paolo Conticini
“L’ombra di Totò” con Yari Gugliucci, Clotilde Sabatino e Rita Pilato
“Black Story” con Veronica Pivetti
“Manola” di Margaret Mazzantini con Nancy Brilli e Chiara Noschese
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Prezzi
– Poltrona 30 euro + 3 euro di prevendita
– Posto palco I, II e III ordine 25 euro + 3 euro di prevendita
– Posto palco IV ordine e loggione 14 euro + 2 euro di prevendita

Modalità di acquisto
– On line sui circuiti TicketOne e TicketItalia
– On site presso la biglietteria del Teatro Mancinelli nella settimana dello spettacolo

Contatti
Biglietteria corso Cavour 122
web www.comune.orvieto.tr.it
mail teatromancinelli@comune.orvieto.tr.it
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