Stralciati alcuni reati dove, secondo la Procura di Civitavecchia, avrebbe agito in totale autonomia
ALLUMIERE – Lo avevamo scritto l’altro ieri della visita dei carabinieri ai comuni di Tolfa e Ladispoli. I militari dell’Arma hanno notificato al segretario comunale l’avviso di giudizio immediato a cui sarà sottoposto il presidente della commissione d’esame Andrea Mori.
Stralciate le altre posizioni che vedono, tra gli indagati, il resto della commissione d’esame e il sindaco Antonio Pasquini.
Il rito immediato è stato deciso perché, su alcune azioni compiute da Andrea Mori, ci sarebbero prove schiaccianti e riscontrate sulla sua personale condotta.
Secondo il magistrato Alessandro Gentile, Mori avrebbe modificato, in libero arbitrio, il bando del concorso che avrebbe portato alla selezione di 107 candidati anziché 20.
Andrea Mori, adesso, potrebbe diventare il braccio armato della Procura e raccontare finalmente la verità su quanto accaduto nel corso dell’estate del 2020.
Presidente della commissione che rimane indagati anche nello stralcio rimasto in piedi. Una situazione che si fa sempre più calda e che sta mettendo il sindaco Antonio Pasquini con le spalle al muro e sempre più isolato.
L’avvocato del funzionario comunale Mori, Andrea Miroli, dovrà entrare in possesso delle carte prodotte dalla polizia giudiziaria e capire le ragioni che hanno spinto il procuratore Vardaro a far bypassare totalmente l’udienza preliminare.
Si prevede un autunno caldo e con Mori ormai “fermato” aumentano i timori per azioni più clamorose da parte della Procura di Civitavecchia.