Viterbo – Zingaretti in visita a Belcolle per vedere le ultime novità

Il Presidente della Regione: “Diventerà uno degli ospedali più belli, funzionali e tecnologicamente avanzati d’Italia”

VITERBO – Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha visitato oggi pomeriggio l’Ospedale Belcolle in occasione della prossima fine dei lavori dell’ottavo piano del corpo A3. A seguire, il presidente, accompagnato dal direttore generale della Asl di Viterbo, Daniela Donetti, e dall’assessore alla Sanità e integrazione socio-sanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato, si è recato presso l’unità operativa di Radioterapia dell’ospedale viterbese per visionare il nuovo acceleratore lineare, entrato in funzione presso la struttura nei giorni scorsi.

Ottavo piano corpo A3

Un incontro importante per l’ospedale viterbese che, da un lato, ratifica il raggiungimento di un obiettivo importante nel percorso avviato presso il completamento della struttura, dall’altro segna un ennesimo tassello messo in campo sul fronte dell’ammodernamento tecnologico e del conseguente miglioramento dell’offerta di salute a disposizione dei cittadini della Tuscia. Tra l’altro, l’ottavo piano del Corpo A3, in fase di ultimazione, a cantiere finito, ospiterà il reparto di Ematologia, garantendo al team di professionisti di Belcolle spazi adeguati e confortevoli, dedicati e attesi da anni dai cittadini assistiti della Tuscia. Inoltre, rispetto alle realizzazioni precedenti, il Corpo A3 si sta completando con partizioni architettoniche di ultima generazione, ecocompatibili e con caratteristiche di elevato potere fonoassorbente, resistenza al fuoco ed isolamento termico oltre che di sicurezza sismica. Con gli stessi principi sono stati realizzati i risanamenti delle facciate esterne compresi i nuovi infissi.

Radioterapia di ultima generazione

L’acceleratore lineare, attivo presso l’unità operativa di Radioterapia, è invece uno tra i sistemi più avanzati sul mercato mondiale per la radioterapia oncologica.

Si tratta, come hanno spiegato il direttore della struttura, Maria Elena Rosetto, e il direttore del dipartimento Oncoematologico della Asl, Enzo Maria Ruggeri, di una strumentazione di ultima generazione che consente di effettuare trattamenti di altissima precisione e complessità attraverso i quali è possibile somministrare alte dosi di radiazioni a neoplasie situate in stretta prossimità di tessuti sani preservando questi ultimi. Sarà possibile eseguire, oltre alla tipologia di trattamenti già in uso, anche le metodiche più moderne come la radioterapia ad intensità modulata volumetrica (VMAT), la radioterapia stereotassica (per il trattamento in poche sedute sia di lesioni cerebrali che extracraniche) e la radiochirurgia (trattamento in singola seduta). Il Versa HD è equipaggiato, inoltre, con sistemi avanzati di monitoraggio dei movimenti del paziente e degli organi interni, che consentono di effettuare una radioterapia guidata dalle immagini (IGRT) mediante l’acquisizione di immagini di qualità TAC durante la seduta di terapia e la successiva correzione del posizionamento del paziente grazie al lettino robotizzato di trattamento. Questo incrementa decisamente la precisione nel colpire il bersaglio e il risparmio dei tessuti sani circostanti e permette anche di erogare dosi giornaliere più alte in tempi più brevi in modo da ridurre il numero totale delle sedute per diverse tipologie di trattamento, con grande vantaggio per i pazienti.

Come promesso – ha concluso Nicola Zingaretti – siamo tornati all’ospedale Belcolle per un sopralluogo, e anche per rendere merito a chi sta lavorando da tempo alla realizzazione di un progetto così importante per la comunità. Ricordo la mia prima visita nel 2012 e da quel momento abbiamo portato avanti un’opera di cui oggi come Regione possiamo essere più che fieri. Mentre portiamo a compimento Belcolle dopo 40 anni dalla posa della prima pietra, stiamo portando avanti un grande progetto del Borgo della Cultura che riguarda il vecchio ospedale e che diventerà un polo culturale di Viterbo, come la città merita. Il nuovo acceleratore nucleare, realizzato grazie ai fondi europei, che abbiamo visto oggi fa fare alle cure un salto in avanti di 10 anni, contribuendo a salvare delle vite. Qui avremo uno degli ospedali più belli, funzionali e tecnologicamente avanzati d’Italia. Una struttura che garantirà ampio spazio anche all’accoglienza del paziente il quale potrà soggiornare in un luogo di cura estremamente familiare e perfettamente attrezzato. Ringrazio la grande squadra di lavoro che in questi anni e, ancor di più nel periodo della pandemia, ha lavorato con tenacia. Rispettiamo gli impegni presi per il bene di tutte e tutti”.

Oggi – ha spiegato il direttore generale della Asl di Viterbo, Daniela Donettiabbiamo presentato una strumentazione di ultima generazione già operativa che rappresenta una evoluzione tecnologica, per il reparto di Radioterapia e per l’ospedale di Belcolle, che consentirà ai pazienti oncologici del nostro territorio e di quelli limitrofi di accedere a modalità di trattamento avanzate. Inoltre, questo ulteriore passo in avanti sul fronte dell’ammodernamento tecnologico si pone in continuità rispetto a un percorso avviato con la Regione Lazio che, nel triennio 2019 – 2021, solo su Belcolle ha consentito di investire in strumentazioni circa 13milioni di euro. Oltre all’acceleratore lineare, possiamo citare l’attivazione di 3 centrali di monitoraggio per i reparti critici, l’aggiornamento tecnologico per la Terapia intensiva neonatale per le attività di screening di primo e secondo livello, l’acquisto di 2 ecotomografici per la Radiologia interventistica, delle colonne endoscopiche per la Gastroenterologia e lo screening e di videodermatoscopi per la Dermatologia”. “Prosegue il processo di rinnovamento tecnologico in atto in tutta la Regione – ha aggiunto l’assessore regionale Alessio D’Amato – che ci permette di offrire servizi sempre più di qualità e appropriati ai cittadini per essere vicini ai loro bisogni. Belcolle è diventato un simbolo delle profonde trasformazioni del sistema sanitario in chiave di efficienza e qualità nelle cure e l’accoglienza”.