CIVITAVECCHIA – Sono 450 gli esami mammografici, per oltre metà dei quali sarà necessario un approfondimento diagnostico ecografico, che saranno offerti dalla Asl Roma 4 nell’ambito dell’edizione 2021 di “Ottobre Rosa”, lo screening mammografico che ha visto un’importante partecipazione di donne del territorio.
“Si è trattato – spiega la dottoressa Marina De Angelis d’Ossat, direttore della unità operativa complessa di Radiologia della Asl Roma 4 – di un impegno molto oneroso per i medici radiologi in considerazione delle note carenze di organico, che ci ha però visti tutti fortemente motivati vista la grande importanza sociale dello screening, essenziale per prevenire il cancro della mammella che ancora oggi colpisce molte donne. D’altra parte, la Uoc Radiologia rappresenta un avamposto di prima linea nel percorso diagnostico-terapeutico del carcinoma mammario che, vale la pena di ricordarlo, colpisce una donna su nove e rappresenta tuttora la principale neoplasia per il sesso femminile e la maggiore causa di morte”.
Uno sforzo ulteriore arrivato dopo la notizia del sold out in tutta la Regione per le mammografie da parte dell’assessore regionale Alessio D’Amato. Un’iniziativa doppiamente sentita dal primario della radiologia in quanto donna oltre che medico.
“Oggi – continua De Angelis -, fortunatamente, abbiamo grandi possibilità di prevenirla e curarla con ottimi risultati di guarigione se scoperta nella fase iniziale. È quindi di estrema importanza individuare precocemente il tumore alla mammella perché la diagnosi precoce può davvero salvare la vita e rendere l’eventuale iter terapeutico meno invasivo. Vorrei anche ricordare come il San Paolo sia dotato di tutti gli strumenti diagnostici esistenti per lo studio della mammella, che rappresenta uno dei capitoli più complessi in campo radiologico perché le immagini fornite dai singoli apparecchi sono difficili da interpretare. Dietro diagnosi di cancro della mammella c’è il concorso sinergico di mezzi e di medici di elevato profilo. Sono, infine, sinceramente orgogliosa che tante donne del territorio abbiano risposto all’appello della nostra Asl, di una azienda che, peraltro, può contare ai suoi vertici – conclude – proprio tre rappresentanti del sesso femminile, ovvero la direttrice generale Cristina Matranga, la direttrice sanitaria aziendale, Carmela Matera e la sottoscritta per quanto concerne l’ambito della radiologia”.