Palazzo del Pincio e quegli errori riscontrati nei quiz forniti dalla Fondazione Logos PA per le selezioni di circa 9mila candidati
CIVITAVECCHIA – «Dottoressa, mi scusi. Permette una domanda? Come mai nel test non ho trovato domande di inglese e di informatica?».
Erano da poco passate le 9.30 di venerdì mattina, quando una candidata al concorso per istruttore amministrativo del Comune di Civitavecchia ha chiesto alla presidente di commissione, la dirigente del Pincio Gabriella Brullini, come mai non ci fossero quiz per le due materie previste obbligatoriamente nella prova unica, dopo la riforma Brunetta dei concorsi pubblici.
Da quel momento, al Pincio sono finiti nel panico, dal Sindaco Tedesco (che non ha responsabilità di alcun tipo, ma che pagherà un prezzo altissimo in termini di immagine quando la “bomba” innescata con l’annullamento delle prove per la categoria C di lunedì deflagrerà con ricorsi e richieste di danni da parte dei candidati che si vedranno annullare il concorso) al rup, fino ai componenti delle commissioni, che non si erano accorti del clamoroso errore dell’ente, la Fondazione Logos PA, a cui lo scorso 28 ottobre era stato affidato l’incarico di organizzare i concorsi del Pincio, dopo che – a quanto pare – altri operatori primari del settore non avrebbero risposto agli inviti dell’amministrazione ritenendo il budget non sufficiente per un così alto numero di partecipanti. Si è così aperta la strada a una debacle senza precedenti. Oltre ottomila candidati “esaminati” a vuoto.
Per di più con le graduatorie provvisorie di ciascuna batteria già pubblicate, dando quindi l’illusione ai primi di poter vincere il concorso e agli altri di poter comunque risultare idonei ad entrare in graduatoria. E creando delle legittime aspettative. Soprattutto in chi, come nel caso della selezione per la Polizia locale, il concorso lo aveva già vinto, con tanto di pubblicazione della graduatoria. Sì, perché l’errore sarebbe stato commesso in tutte e quattro le prove per i vari profili.
Quindi, l’annullamento delle ultime due batterie di lunedì mattina per gli istruttori amministrativi, come si diceva, con ogni probabilità sarà solo l’inizio. Dalle 14 dovrebbero invece tenersi regolarmente le prove per gli istruttori direttivi (i funzionari, ndr): ma anche pensando che a questo punto nel week-end i test siano stati integrati con domande di inglese e informatica, è evidente che ormai la situazione sia diventata caotica e ci si chiede con quale spirito gli ulteriori candidati si presentino ai test, sapendo che potrebbe poi essere tutto annullato.
Il reset generale, ancora non deciso, appare infatti la soluzione più probabile per un pasticcio così grande, che non può che destare diversi interrogativi, che saranno oggetto di approfondimento nelle prossime ore. Così come a questo punto, non ci si può non chiedere anche come sia possibile che su circa 70 partecipanti alla prova per psicologo e istruttore direttivo tecnico ambientale non ci sia stato un solo candidato che nei due concorsi abbia superato la prova risultando idoneo con almeno 21 punti. C’è possibilità che si debba rifare tutto da capo e che quindi il concorso debba essere bandito da capo. La maggioranza preannuncia di mettere in campo tutte le azioni possibili per tutelare l’amministrazione da danni economici e di immagine, e così farà anche l’opposizione, ma intanto già solo il danno di immagine per Tedesco e l’amministrazione comunale è enorme e irreparabile, con la beffa di non avere in questo caso neppure una responsabilità diretta su quanto accaduto.