Intanto ieri si sono svolti gli esami irripetibili sulle tracce ematiche e tutti i rilievi scientifici effettuati dal Raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche (RaCIS)
VITERBO – E’ stato trasferito nel carcere Borgata Aurelia di Civitavecchia, Claudio Cesaris, il tecnico universitario in pensione di 68 anni che ha confessato l’omicidio di Dario Angeletti, biologo marino 51enne dell’Università della Tuscia ucciso con due colpi di pistola il 7 dicembre scorso all’interno della sua auto nel parcheggio delle Saline, a Tarquinia Lido.
“Un raptus di follia”, come lo ha sempre definito Cesaris, mentre gli inquirenti sono convinti che il 68enne abbia pianificato l’uccisione del docente viterbese pedinandolo sin dalle prime ore di quel martedì 7 dicembre.
Per avvalorare questa ipotesi gli investigatori stanno effettuando in queste ore gli esami irripetibili effettuati su molti oggetti repertati dal Raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche (RaCIS). Dna, tracce ematiche, Stub, tutto quello che sarà utilizzato dalla pubblica accusa per chiedere un “fine pena mai” per Cesaris.