Alla fine è mancata la firma di Sergio Insogna anche se ininfluente. Adesso Romoli e i suoi possono sventolare al vento le loro bandiere. Primo firmatario Stefano Caporossi
VITERBO – Giovanni Arena Game Over. Diciannove firme apposte dal notaio Fortini hanno messo fine alla pagliacciata di Forza Italia che ha voluto stravolgere gli equilibri, già precari nel centrodestra, imponendo Alessandro Romoli alla provincia supportato dal Partito Democrati, M5S e LEU.
Oggi pomeriggio l’ultimo ridicolo tentativo dell’ormai ex sindaco di ricucire. Con la scusa del sale aveva rinominato la giunta da dimissionario. Ormai alle pagliacciate non ci fanno più caso. Alla chitichella, dalle 19 di oggi, il centrodestra, le anime delle liste civiche e la parte centrale del Partito Democratico hanno apposto una firma storica. Cancellati trent’anni di Arena, Marini e Battistoni. Fine di Forza Italia. Adesso tocca al commissario e la prossima primavera si torna alle urne.
Forza Italia non farà parte del prossimo progetto politico che a primavera porterà al voto per il rinnovo del consiglio comunale.
Lo sgarbo fatto al centrodestra, a Fratelli d’Italia e Lega, questa volta non ha trovato ostacoli e la cacciata di Arena è stata inevitabile. Solo, a Palazzo dei Priori, in compagnia di Antonella Sberna sembrava disorientato.
Una luce laser di colore verde illuminava una parte del palazzo con la scritta CIAONE…
Questa volta per i traditori, poltronari, doppiogiochisti non c’è stato scampo. Palazzo dei Priori è stato liberato. Adesso sì che si può festeggiare il Natale in Santa Pace.
Il 23 sarà una data che ricorderanno a lungo. Inutili i tentativi di Antonio Tajani di far recedere gli ex alleati dalle loro intenzioni.
Mancava la telefonata di Papa Francesco poi l’hanno provate davvero tutte.