Arrestato a New York, Filippo Bernardini di Amelia: chi è il ‘Lupin della letteratura per passione’

NEW YORK – L’accusa contestata è chiara e gli elementi raccolti a suo carico dall’Fbi sono talmente consistenti da aver fatto emettere dal tribunale distrettuale di New York un ordine di carcerazione nei suoi confronti, concretizzatosi con l’arresto avvenuto mercoledì 5 gennaio 2022 non appena atterrato all’aeroporto della Grande Mela, il JFK. La cosa incomprensibile, però, è il motivo per il quale Filippo Bernardini, 29enne di Amelia, da anni residente a Londra, dove lavora con un incarico di prestigio e responsabilità per un grande editore britannico, si sia accaparrato in modo fraudolento una gran quantità di romanzi inediti, veri e propri potenziali best sellerà di grandi scrittori, come Dan Brown, senza che da questa attività illecita ne abbia ricavato un qualsivoglia tipo di guadagno economico.

Una passione smodata per la letteratura, introverso, dolce, sensibile, ma soprattutto geniale. E non potrebbe essere altrimenti tanto più se, come sembra, anche se si sospetta l’aiuto di un complice, è riuscito da solo a fingere 160 identità differenti, entrando così in possesso di numerosi manoscritti inediti degli autori internazionali più blasonati, da Dan Brown a Margaret Atwood e Ethan Hawkeva ma anche qualche esordiente. Nulla che sia mai finito nel dark web o per il quale abbia chiesto riscatto. Ma qualcosa per cui è stato scoperto e arrestato dall’Fbi a New York nei giorni scorsi. Il 29enne è accusato di frode telematica e furto di identità dalla corte federale di Manhattan. Il Giudice ha chiesto 300 mila dollari di cauzione, suo padre è partito all’alba di sabato da Macchie di Amelia per raggiungere l’aeroporto e volare negli States.

Filippo Bernardini Figlio unico di genitori separati, è cresciuto con la madre che oggi è proprietaria di un agriturismo a Porchiano del Monte, sempre nell’Amerino, dal quale Filippo si è allontanato dopo il Liceo scientifico Gandhi di Narni per proseguire gli studi all’Università al Nord Italia e trasferirsi a Londra dove attualmente lavorava come impiegato di una casa editrice, la Simon & Schuster Uk che lo ha ovviamente sospeso. Filippo conosce bene la letteratura e il mondo dell’editoria e questo gli ha permesso di muoversi con grande disinvoltura nella sua caccia ai testi inediti, rubati, se così si può dire, e custoditi in un database personale. A quale scopo, di fatto resta un mistero. Secondo quanto riferito da alcuni media, il suo fine ultimo era prendere spunto dai ‘maestri’, dai big dei romanzi, per comporre un capolavoro proprio.

Amelia Creativo, studente eccellente, è descritto da chi lo ha conosciuto come un personaggio ‘particolare’, dai modi effeminati e lontano ‘dal gruppo’. «Non si sentiva accettato e si autoisolava – racconta chi con lui ha condiviso la scuola primaria -; dalla quarta elementare ha subito una trasformazione caratteriale significativa, era solito fare dispetti come chi attacca per difendersi. In quel suo libro ‘Bulli’, non ha risparmiato parole pesanti nei confronti di suoi coetanei, talvolta utilizzando per esteso nomi e cognomi, narrando epidosi nei quali i protagonisti non si sono peraltro sempre riconosciuti. La sensazione era che fosse tutto frutto di un suo stato d’animo e mentale a conferma della sua ‘particolarità’». ‘Non veste jeans trucidi, porta gli occhiali, ha la pettinatura con l’onda senza cresta e tinture, è dolce, va bene a scuola. Inevitabile la voce è che sia frocio – si legge nella descrizione del suo libro -. Diego si sfoga con il suo diario e racconta il tormento di una vita che fa schifo sospesa tra un mondo di ragazzi che lo rifiuta e un mondo di adulti che non lo capisce. Diego vuole farsi degli amici, è pronto a diventare un bullo per difendersi dai bulli. Ha voglia di essere come gli altri, meglio degli altri’.

L’amore per la letteratura In quel suo romanzo la descrizione di una provincia perbenista che rispecchia senza dubbio l’Amelia di allora, dove lui, che andava a depilarsi dall’estetista, si sentiva in qualche modo ‘costretto’ ed emarginato. Da molto tempo lontano dalla cittadina umbra, aveva inevitabilmente rotto i rapporti con tutti e si era di fatto staccato anche dalla famiglia. Suo padre, Piero, che si è visto costretto a partire per gli Usa, è un noto medico amerino, con un lungo corso da politico nella Democrazia cristiana e nel Pd, oggi è consigliere comunale del gruppo Obiettivo comune.