CIVITAVECCHIA – Riceviamo e pubblichiamo: “Anno Nuovo, vecchi problemi: a Civitavecchia caos ed incapacità di assumere le decisioni che, nella vicina Tarquinia, si ha il coraggio e la capacità di assumere, per tutelare gli studenti e le famiglie.
Osservo esterrefatta lo spettacolo indegno che arriva dalle istituzioni civitavecchiesi. Siamo in trincea da più di due anni per far fronte alla pandemia, per ciò che ha provocato dal punto di vista delle ricadute sanitarie, economiche, sociali, morali.
A ciò che conosciamo si aggiungono le preoccupanti incertezze per quanto l’emergenza in corso, non sappiamo ancora per quanto, potrà lasciare in termini di tragica e imprevedibile eredità. In questo periodo così complicato, che continua a non concederci tregue, da cittadina mi domando ma quale istituzione mi riappresenta oggi?
Un sindaco non in grado di prendere una decisione come ha fatto il primo cittadino a Tarquinia, quando i dati sono evidenti a tutti a Civitavecchia , e sono evidenti da giorni; un sindaco incapace di convocare una cabina di regia con i dirigenti scolastici il venerdì sera, con congruo anticipo rispetto alla data di rientro a scuola previsto: era, forse, di troppo disturbo per le sue vacanze?
Civitavecchia non può ripartire con un sindaco ed una amministrazione del genere, siamo allo sbaraglio non si riesce a ridare linfa e sollievo e soluzioni per le famiglie, i lavoratori, le imprese, gravate dalle pesanti criticità che unendo le forze si dovrebbe provare a superare, senza farsi distrarre da null’altro.
Nel frattempo, come se la situazione non fosse già zeppa di incomprensibili idiozie, ci ritroviamo alle ore 18 del giorno 9/01/2022 con una decisone di un quadro che ne emerge è disarmante, ma al tempo stesso dà la dimensione di quanto le nostre istituzioni civitavecchiesi dimostrino agli occhi del cittadino di essere ancora inadeguate e molto spesso irresponsabili, in quanto lasciare aperte le scuole riducendo l’orario e togliendo il Servizio mensa è quanto meno assurdo: il rischio di contagio se c’è a mensa, c’è anche in classe.
Non ha senso riaprire le scuole con orario ridotto e, magari, per un solo giorno, esponendo studenti e famiglie al rischio di contagio e di quarantene, per poi, magari, ripiegare da martedì sulla soluzione che si sarebbe dovuta prendere da subito, ricorrendo alla didattica a distanza ed evitando di riaprire le scuole in presenza per un solo giorno, soltanto per incapacità di assumere decisioni tempestive e lungimiranti.
Queste incertezze e criticità emergono ancora più evidenti in un settore, quello della pubblica istruzione, nel quale è ancora fresco il ricordo dell’ottimo lavoro svolto dall’ex assessore, ed esponente di Fratelli d’Italia, Simona Galizia, che gestì con risolutezza e competenza un settore così importante e delicato… risolutezza e competenza che, purtroppo, non possiamo riscontrare nella attuale maggioranza che esprime questa inconcludente amministrazione comunale
Gigliola Medici – delegata servizio mense scolastiche di Fratelli d’Italia Civitavecchia