Il sentiero degli Dei del lago ed il borgo di Trevignano Romano

TREVIGNANO ROMANO – Si narra che in antichità esistesse la città di Sabate (o Sabazia), improvvisamente sommersa dalle acque del lago di Bracciano per l’ira degli Dei, ma la sua età, le sue origini e la sua esatta localizzazione sono ad oggi sconosciute.

La testimonianza più antica dell’esistenza di Sabate ci viene fornita da uno storico e geografo tedesco vissuto tra il XVI e il XVII secolo. Nella sua opera “Italia antiqua”, riportava il testo di un personaggio non ancora ben identificato, secondo il quale le acque del lago Sabatino, quando erano limpide, lasciavano intravedere sul fondale i resti di edifici e di statue appartenute ad un’antica città, sommersa a seguito di un violento cataclisma. In seguito ad alcune considerazioni storiche, c’è chi teorizza l’identificazione della città perduta con Trevignano Romano.

Alla leggenda della piccola Atlantide si aggiunge il recente ritrovamento del più antico insediamento di sponda della preistoria in Europa Occidentale, al momento localizzato a circa 10 mt di profondità. Le acque del lago e i sedimenti hanno sigillato e conservato le vestigia di una comunità neolitica per circa 8.000 anni: resti di capanne, oggetti utilizzati nella vita quotidiana, oggetti legati a pratiche di culto, imbarcazioni, resti animali e vegetali che ci forniscono informazioni riguardo alle specie sfruttate nell’allevamento e nell’agricoltura così come nella caccia e nella raccolta.

Poco lontano da lì, su una rupe di lava alle pendici del Monte di Rocca Romana ed un’insenatura a 173 metri sul livello del mare, sorge il bellissimo borgo di Trevignano Romano.
Costituisce il vertice superiore di un ideale triangolo equilatero ai cui vertici opposti si trovano gli altri due comuni lacustri maggiori, Bracciano  e Anguillara Sabazia.

Il nome “Trevignano” si collega al toponimo “Trebonianum”, del quale, nonostante non si conosca bene l’origine, si hanno prove sicure dell’esistenza storica, testimoniata dai resti di una necropoli etrusca ad est e ad ovest del paese. Alcuni corredi delle tombe a camera del VII-VI secolo a.c., sono visibili nel Museo Civico (al momento chiuso) situato al pianterreno del palazzo del Comune.

La nostra escursione inizierà dal piccolo e pittoresco borgo affacciato sul lago che attraverseremo su strette stradine disseminate di fiori e scorci interessanti fino ad arrivare alla Chiesa della Madonna Assunta da dove si  apprezza un panorama stupendo. La chiesa fu eretta verso il 1500 e dedicata alla Madonna Assunta in cielo, sulle fondamenta di un antico edificio sacro in stile gotico,  poi ristrutturata completamente nella fine del 1700. Il campanile è stato ricavato da una delle torri della rocca e conteneva 4 campane. All’interno l’opera più importante è l’affresco dell’abside che ha come soggetto la dormizione, o morte, della Madonna e la sua assunzione e incoronazione in cielo. L’opera venne compiuta nel 1517 da un pittore della scuola di Raffaello. Certi particolari indicano che il maestro, se non ha collaborato direttamente all’esecuzione dell’opera, ne abbia almeno tracciato il bozzetto (non possiamo al momento garantire di poterne visitare l’interno).

Dal piazzale antistante alla chiesa, attraverso un sentierino panoramico, saliremo sul colle dove s’innalzava il Castello Orsini, detto anche Rocca dei Vico. Fu costruito intorno al 1200 per ordine del papa Innocenzio III e in seguito reso più possente sotto gli Orsini. Erano tre le cinte murarie che dal lago alla sommità della collina, difendevano il borgo. Sul lato nord la fortezza era difesa da una trincea, che la separava dall’altipiano antistante, mentre a sud la difesa naturale era il lago. Le distruzioni arrecate dai soldati del Borgia nel 1497, l’incuria cui è stata per secoli lasciata, l’offesa delle intemperie e alcune piccole scosse telluriche, hanno ridotto oggi questa poderosa fortezza ad un cumulo di rovine che si ergono affascinanti e romantiche a picco sul lago.

Proseguendo poi sulla strada che costeggia il lago, mano a mano ci allontaneremo dal borgo,  per immergerci nel pieno del Parco Regionale Bracciano Martignano. Sarà qui che inizieremo la salita che a mezza costa, tra querce secolari, ci condurrà sull’altura da dove ammireremo un panorama mozzafiato, tra i più belli che tutto il territorio, ed anche oltre, possa offrire.

Mancano i pini, i tetti colorati delle chiese ed ovviamente il mare, per poter essere scambiato con una cartolina della famosa costiera amalfitana, ma paesaggi, sentieri panoramici e borghi rivieraschi non sono da meno!

Con gli occhi pieni di bellezza e di blu, dopo il nostro pranzo al sacco, ci incammineremo sulla via del ritorno per portarci a casa il ricordo di uno dei luoghi più spettacolari, che abbiamo vicino casa.

A cura di Antico Presente

Guide
Sabrina Moscatelli, Guida Turistica Abilitata e Guida Ambientale Escursionistica A.I.G.A.E e Maria Giulia Catemario  Guida Ambientale Escursionistica A.I.G.A.E

Dati tecnici
Il percorso di media difficoltà è lungo 7 km con un  dislivello di  250 mt. Durata 5 ore compreso il pranzo. Finiremo intorno alle ore 15.00 circa.

Appuntamento
Sabato 5 febbraio 2022 alle ore 10.00 al parcheggio del Cimitero di Trevignano Romano.  Per il luogo preciso CLICCA QUI.  Ci fermeremo lungo il percorso per mangiare il pranzo al sacco. Fine prevista al punto di partenza per le 15.00 circa.

Equipaggiamento
Abbigliamento sportivo, giacca impermeabile, scarponcini da trekking, acqua e pranzo al sacco. Utili i bastoncini.

Condizioni
Con la prenotazione i partecipanti dichiarano di avere la giusta preparazione per l’escursione.

Quota individuale
€ 15,00 comprensiva di polizza professionale RC con massimale di Euro 5.000.000. I ragazzi fino a 16 anni non pagano.

Informazioni e prenotazione
Sabrina 339 5718135,  info@anticopresente.it, www.anticopresente.it