Regione Lazio – Ennesima sconfitta della Giunta Zingaretti. La Corte dei Conti rigetta l’impugnazione sulla parifica, chieste le dimissioni di Leodori

Ancora una volta l’amministrazione regionale di centrosinistra sbugiardata dalla magistratura contabile. A dicembre avevano impugnato alcune eccezioni alla parifica e hanno comunque approvato, senza il necessario contraddittorio, il bilancio ed il rendiconto. Qualcuno dovrà rendere conto di ciò. Anche dei 45 mila euro spesi inutilmente

ROMA – La Corte dei Conti, nella parifica della Sezione regionale di controllo per il Lazio, sul Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio 2020, aveva bacchettato Zingaretti e la sua Giunta ponendo, nella sua Relazione, alcune eccezioni.

La maggioranza di centrosinistra, però, almeno per una parte delle eccezioni, ha preferito andare avanti e non dare ascolto ai magistrati contabili.

Una parte delle partite e dei prospetti del conto di bilancio sono state modificate con una proposta di legge presentata tre mesi fa dall’assessore al Bilancio, Daniele Leodori.

Proposta di legge che, come si ricorderà, ha dato il via ad una serie di polemiche per alcuni tagli al bilancio in modo “lineare”, senza alcun criterio (in molti ricorderanno, tra le tante, l’azzeramento delle risorse al premio Willy).

Per un’altra parte delle eccezioni la regione ha deciso di autorizzare il Presidente a promuovere l’impugnazione presso le Sezioni riunite in sede giurisdizionale, in speciale composizione, della Corte dei conti. Secondo loro i giudici contabili si stavano sbagliando.

Ma oggi per Zingaretti e co. è arrivata la doccia fredda. Ricorso respinto e, quindi, sono ancora vive le eccezioni contestate dalla Corte dei Conti.

Il 21 settembre 2021, la Corte dei conti – Sezione regionale di controllo per il Lazio aveva assunto la decisione di parificare, nelle sue componenti, il Rendiconto Generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2020, «ad eccezione di alcune partite e alcuni prospetti del conto di bilancio. Tra questi le poste passive, per complessivi € 21.478.581,33, concernenti impegni di spesa per il trattamento del personale oltre limite del 100% del turn over, in assenza degli equilibri prospettici di bilancio ai sensi dell’art. 33, comma 1, del D.L. n. 34/2019, nei termini e per gli effetti di cui in parte motiva e i “Fondi vincolati” di cui alla “Riga C” nella parte in cui non contabilizza in aumento almeno € 236.825.621,41 per impropria destinazione di una parte del cd. extra – gettito di cui all’art. 2, comma 6, del D.L. n. 120/2013».

Queste due contestazioni non sono piaciute alla Giunta regionale che ha deciso di proporre l’impugnazione presso le Sezioni riunite in sede giurisdizionale, in speciale composizione, della Corte dei conti.

Secondo il Vicepresidente (e assessore al Bilancio) Daniele Leodori, si è “ritenuto necessario contestare le mancate parificazioni degli equilibri prospettici di bilancio, in quanto la Regione ha dato dimostrazione della permanenza degli equilibri prospettici di bilancio e al punto sull’utilizzo extra-gettito per i mutui sanitari, in quanto si ritiene che si tratti di spese riconducibili al perimetro sanitario”.

Erano così convinti a via Cristoforo Colombo, che nella Delibera di impugnazione (la n. 711 del 26 ottobre 2021) hanno dichiarato che “è necessario, ai fini della tutela dell’integrale correttezza dell’operato dell’Amministrazione regionale, di proporre l’impugnazione presso le Sezioni riunite in sede giurisdizionale, in speciale composizione, della Corte dei conti”.

I giudici contabili, però, hanno clamorosamente smentito Leodori. La correttezza dell’operato dell’amministrazione regionale è solo un miraggio.

La rappresentanza in giudizio dell’Amministrazione regionale, nella Delibera dell’ottobre scorso, è stata affidata al Prof. Avv. Aristide Police dello Studio Police & Partners, con una parcella di ben 45mila euro. Altre risorse regionali andate in fumo.

 

Delibera anti-parifica sezioni riunite Corte dei conti (1)

 

“La bocciatura della Corte dei Conti rappresenta l’ennesima stangata per i cittadini del Lazio, che sono costretti a pagare le tasse più alte d’Italia solo per soddisfare il ‘Partito delle poltrone’. Partito famelico che con arroganza spinge il Lazio verso il precipizio. Sarebbero questi, poi, quelli che dovrebbero gestire i fondi del PNRR? #aridatecelasartore”. È quanto scrive su twitter il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Chiara Colosimo.