Popolo della Famiglia, Adinolfi a Mattarella: “Basta con lo stato d’emergenza”

Baldassare PdF Viterbo: “A Viterbo ad aggravare la situazione lo scioglimento dell’amministrazione comunale”

Riceviamo e pubblichiamoMario Adinolfi, presidente del Popolo della Famiglia, nel rivolgere “deferente augurio di buon lavoro” nel giorno del suo insediamento per il secondo settennato, non rinuncia ai toni duri sui temi delle pandemia: “Signor Presidente, mi sarei aspettato una parola di pacificazione rispetto ai diritti costituzionali lesi dal governo a centinaia di migliaia di italiani non vaccinati o privi di super green pass che sono stati lasciati senza stipendio. Signor Presidente, mi sarei aspettato qualche parola per la restituzione della dignità a questi cittadini colpiti da sanzioni senza senso volute dal governo. Signor Presidente mi sarei aspettato una parola contraria alle divisioni sperando nel poter vedere la sua moral suasion agire presso il Governo per porre fine a questa sorta di apartheid che vede persino i bambini della stessa classe divisi tra coloro che possono frequentare le scuole e coloro che ne vengono tenuti lontano. Signor Presidente, i più eminenti scienziati certificano che la pandemia è sostanzialmente finita, basta con lo stato d’emergenza e i green pass per poter addirittura ritirare la pensione e prendere un autobus. Le famiglie italiane sono stanche e chiedono al Presidente della Repubblica una parola di conforto che mi dispiace notare non sia arrivata, specie presso chi sta pagando le scelte sbagliate del Governo nella maniera più dura che lede davvero la dignità delle persone. Eppure la parola dignità lei l’ha utilizzata spesso nel suo discorso. Lo sguardo va rivolto verso le famiglie che non ce la fanno più, tormentate da un governo che non ha spiegato perché solo in Italia si sia deciso di colpire il diritto dei lavoratori allo stipendio e altri diritti costituzionali fondamentali”.

Paolo Baldasarre Coordinatore provinciale PdF aggiunge: “Ad aggravare la drammatica situazione vissuta da tante famiglie italiane a Viterbo si aggiunge inoltre la situazione venutasi a creare con lo scioglimento dell’Amministrazione comunale, in piena pandemia, che contribuisce a ritardare la soluzione dei tanti problemi economici e sociali della nostra città!”