Santa Marinella – Dietro il blitz dei carabinieri di questa mattina una tangente da 100mila euro

Secondo gli inquirenti l’imprenditore avrebbe corrotto per favorire le sue attività commerciali e nel contempo far cadere il sindaco Pietro Tidei

SANTA MARINELLA – Dietro il blitz dei carabinieri avvenuto questa mattina nella sede del Comune di Santa Marinella ci sarebbe una tangente a cinque zeri pagata a più soggetti.

Secondo gli inquirenti questa tangente sarebbe stata pagata dall’imprenditore Fabio Quartieri per risolvere alcuni problemi legati alle molteplici attività di famiglia e, nel contempo, per favorire la caduta anticipata del sindaco Pietro Tidei.

La vicenda ha provocato grande clamore nella città tirrenica ma non solo. Un nutrito gruppo di carabinieri, coordinati dal comandante della Compagnia di Civitavecchia, si sarebbe presentato di buon mattino presso le abitazioni degli indagati e negli uffici comunali in uso a due di loro.

Nel fascicolo in mano al sostituto procuratore Roberto Savelli (nella foto) al momento, risultano iscritte cinque persone. A finire sul registro degli indagati, oltre all’imprenditore Fabio Quartieri, il vice sindaco Andrea Bianchi, i consiglieri comunali Roberto Angeletti Fabrizio Fronti oltre ad un impiegato della Multiservizi distaccato a supporto dell’ufficio urbanistico del Comune di Santa Marinella, Giuseppe Salomone.

La Procura della Repubblica di Civitavecchia, oltre ad acquisire documenti, ha posto sotto sequestro i telefoni personali degli indagati, i computer portatili e materiale utile a far luce su un’inchiesta che è tutt’ora in corso e di fatto ancora non conclusa.

Il sindaco di Santa MarinellaPietro Tidei, oltre ad essere estraneo ai fatti, risulta vittima di una congiura messa in piedi per farlo decadere dal suo ruolo, tanto è vero che risulta essere parte offesa nel procedimento in corso.

Nel decreto di perquisizione si fa riferimento a somme di denaro pagate a più riprese con importi di decine di migliaia di euro che hanno raggiunto un importo complessivo con cinque zeri.

Perché l’imprenditore avrebbe pagato tutti questi soldi e in quali parti è al momento coperto dal segreto istruttorio.

Fabio Quartieri è personaggio molto conosciuto sul territorio e non solo per la sue attività di ristorazione.

Mentre gli avvocati degli indagati nelle prossime ore cercheranno di capire meglio i contenuti delle contestazioni è evidente che, inevitabilmente, ci saranno delle ripercussioni politiche forti che il sindaco Pietro Tidei, suo malgrado, sarà costretto ad affrontare.

Per prima cosa il primo cittadino dovrà valutare se revocare o meno le deleghe all’assessore Andrea Bianchi mentre, a loro volta, i consiglieri coinvolti nella vicenda, vale a dire Fronti Angeletti dovranno chiarire la loro posizione anche con il gruppo di maggioranza del quale fanno parte. Non è da escludere, infatti, che possano rassegnare le dimissioni dall’incarico per evitare un aggravamento della loro posizione.

Pietro Tidei raggiunto telefonicamente si è detto amareggiato dalla vicenda e che, per il momento e fino a quando non avrà chiarito la vicenda con i diretti interessati, non prenderà alcun provvedimento. Del resto sapere che qualcuno tramava per farlo cadere non deve avergli fatto piacere.

 


Presunzione di innocenza: Per indagato si intende una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale. Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio. La presunzione di innocenza si basa sull’articolo 27 della Costituzione italiana, secondo il quale una persona “Non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.  La direttiva europea n 343 del 2016, recepita con la legge delega n 53 del 2021 stabilisce che “nessun indagato possa essere considerato come colpevole prima che nei suoi confronti venga emessa una sentenza di condanna”.

Santa Marinella – Carabinieri in Comune, perquisizioni nelle case del vice sindaco Bianchi e dell’imprenditore Fabio Quartieri