VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: L’opinione espressa in un’intervista rilasciata giorni orsono dal comandante provinciale dei Carabinieri – ripresa in altri termini dal responsabile cittadino della polizia municipale – riguardante le cause del degrado in cui versa la zona di San Faustino ci trova sostanzialmente d’accordo e non da oggi, anche se appare opportuno aggiungere che la percezione d’insicurezza che ne derivano i residenti è giustificata da periodici accadimenti di non impossibile prevenzione che continuano a rendere problematico il quotidiano.
Ci sembra altresì doveroso rammentare come non risponda affatto a verità la presunta incapacità dei cittadini a tollerare la presenza dell’altro, per l’elementare ragione che se l’altro non sa comportarsi secondo le regole pone se’ stesso automaticamente fuori da ogni meccanismo di accettazione o integrazione sociale con le conseguenze che ne possono derivare.
In buona sostanza, appare quantomeno inopportuno addossare colpe di qualsivoglia natura agli abitanti di quella zona diverse dal menefreghismo di alcuni tra i proprietari degli immobili cui basta incassare più o meno regolarmente un affitto.
Nei giorni scorsi anche alcune forze politiche già in piena campagna elettorale si sono soffermate sulla rinascita di San Faustino, finendo però con l’insistere di nuovo sull’installazione di nuove telecamere o sul potenziamento dei circuiti di videosorveglianza esistenti senza considerare neanche minimamente il già infimo livello di privacy cui sono costretti anche coloro che non hanno nulla da temere. Anche qui nulla di nuovo, i timori espressi da Orwell qualche decennio addietro sono ormai realtà e guai a contraddire i cultori del controllo sociale con proposte politiche lungimiranti ed articolate.
Concludendo, in questa sede CasaPound Viterbo intende denunciare ancora una volta come si torni a parlare di certe problematiche con cadenza regolare solo quando si avvicinano le elezioni comunali, salvo lasciare tutto com’è non appena si insedia una nuova amministrazione.
Appare inoltre miope ed ingenuamente parziale evitare di allargare la discussione a TUTTO il Centro Storico, perchè il degrado la fa da padrone ovunque, non solo a San Faustino: un centro morente e deserto lascia terreno fertile per ogni genere di feccia, cui le uniche risposte fornite sin qui da Palazzo dei Priori hanno riguardato assurdi orari di chiusura anticipata per quelle tipologie di attività che, invece, sono le uniche a tenerlo in vita nell’attesa che la politica voglia davvero una soluzione sistemica al problema.
CasaPound Italia Viterbo