Civitavecchia – Inirida Roa, la donna trovata morta, ogni giovedì a Viterbo dai figli

I ragazzi ospiti di una casa famiglia dopo l’allontamento disposto dal giudice

CIVITAVECCHIA – Indagato per omicidio Gaetano Notargiacomo “come atto dovuto”, precisa la sua avvocata Anna Maria Guerri. Il pensionato, 73 anni, è il marito di Inirida Roa Sierra, la donna di 45 anni, venezuelana, ritrovata morta nella sua casa di Civitavecchia. Martedì ci sarà l’autopsia sulla vittima di quello che, secondo gli inquirenti, è un femminicidio.
Inirida Roa Sierra è stata trovata con un sacchetto di plastica in testa, sul suo corpo non ci sarebbero segni di violenza. Il marito, sottoposto a sette ore di interrogatorio, è stato il primo a chiamare la polizia e ha sfondato, secondo quanto ha ricostruito alla squadra mobile, una finestra per entrare in casa e soccorrere la moglie.
La coppia aveva comunque dei problemi, tanto che la moglie aveva mostrato alcuni problemi psichiatrici. Moglie e marito non riuscivano a convivere serenamente, con i vicini che hanno raccontato di allontanamenti e riavvicinamenti frequenti. Un’esistenza non facile, quella di Inirida Roa, arrivata i dal Venezuela circa venti anni fa con la speranza di una nuova vita, e poi la nascita di due figli, un maschio di 16 anni e una femmina di 11, entrambi ospiti da quasi due anni in una struttura protetta di Viterbo, a seguito dei violenti litigi tra la vittima e il marito. Violenze per le quali anche la donna era stata allontanata da casa e per l’uomo era scattato anche il provvedimento di divieto di avvicinamento. Inirida però, dopo qualche mese, era  tornata sui suoi passi. Aveva ritirato la denuncia nei confronti del marito, rinunciando a proseguire la battaglia legale nella consapevolezza di riuscire in qualche modo a ricomporre la famiglia che sognava. Nel frattempo, ogni giovedì, immancabilmente, saliva sul pullman per raggiungere Viterbo, dove poteva riabbracciare i suoi ragazzi e ai quali continuava a promettere che presto sarebbero tornati a casa. Quella casa di via Fratelli Cervi dalla quale è uscita cadavere nel tardo pomeriggio di venerdì e che si trova ora sotto sequestro. Una morte sulla quale un chiarimento, si spera definitivo arriverà solamente dopo l’autopsia.

PRESUNZIONE DI INNOCENZA – Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono effettuate indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.