Questa mattina il titolare, Paolo Giorgi, durante la commissione sicurezza svolta in Prefettura ha dichiarato che gli espositori non erano più disponibili. Una fiera di trattori galleggianti e seminatrici a strascico
TARQUINIA – La Fiera delle macchine agricole del primo maggio non si farà più a Lido perché fuori tempo massimo e gli espositori hanno preso altri impegni. Almeno così il titolare della Pro-Tarquinia, Paolo Giorgi, ha dichiarato in piena commissione sicurezza e ordine pubblico, svoltasi questa mattina in Prefettura a Viterbo.
Una bugia con le gambe cortissime. Infatti, intorno alle 13.30 sul sito trasparenza del Comune di Civitavecchia veniva pubblicata la delibera di approvazione della realizzazione della mostra mercato delle macchine agricole.
richiesta occupazione suolo pubblico
In effetti a Civitavecchia sono moltissimi i trattori venduti per arare il mare e seminare gli scogli. Battute a parte, Paolo Giorgi, il 7 aprile scorso aveva scritto al Comune di Tarquinia una lettera dove chiedeva l’autorizzazione ad occupare il suolo pubblico.
Quando il Comune ha risposto positivamente a questa missiva (era l’11 aprile) ricordava al Giorgi che c’erano degli arretrati da pagare. Circa 50mila euro di buffi legati al mancato pagamento dei canoni di occupazione delle aree accumulati nel corso degli anni.
Pro-Tarquinia, inoltre, rimase coinvolta in un famoso blitz della Guardia di Finanza che accerto gravi irregolarità tra gli espositori presenti e quelli che risultavo aver pagato la quota di partecipazione.
In soccorso della Pro-Tarquinia è intervenuto il maga assessore galattico stellare Dimitri Vitali che 100 ne pensa e 1000 ne sbaglia.
Lui ha convinto il sindaco Tedesco ad emettere un provvedimento autorizzativo solamente due giorni dopo che la domanda della Pro-Tarquinia era stata protocollata.
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Il 19 aprile Giorgi presenta la domanda il 21 aprile, cioè oggi, i funamboli uffici del commercio, già oggetto di plurime verifiche da parte dell’autorità giudiziaria, hanno dato il via libera per l’autorizzazione.
Leggendo le prescrizioni a carico dell’organizzazione, i buffi ancora da pagare e gli espositori che a detta dallo stesso Giorgi rivolgendosi al Prefetto Giovanni Bruno non hanno più dato la propria disponibilità, rimane difficile immaginare trattori galleggianti e seminatrici a strascico. Prendere per i fondelli la Città di Tarquinia è già cosa di per se brutta. Prendere per il culo un Prefetto con una delibera uscita cinque minuti dopo la commissione sicurezza ci lascia pensare che la vicenda per Giorgi, l’assessore Vitali e il Comune di Civitavecchia non finisca qui.