Civitavecchia – Compagnia portuale: centoventicinque anni di storia e determinazione

CIVITAVECCHIA – Centoventicinque anni di storia, di lotte, di sacrifici e di passione. Centoventicinque anni da protagonisti, di crescita, di grandi cambiamenti e di traguardi raggiunti, a volte con fatica, ma sempre con determinazione.

La Compagnia portuale Civitavecchia soffia su questa candelina e lo fa dopo due anni di grandi difficoltà, con la pandemia che non ha risparmiato nessun settore, compreso quello portuale. Ma la voglia di guardare avanti e di contribuire alla crescita e allo sviluppo del territorio c’è ed è costante nel gruppo oggi guidato da una squadra giovane, capitanata dal presidente Patrizio Scilipoti. Una squadra che, per celebrare al meglio questo traguardo, ha voluto organizzare due eventi «per rendere omaggio alla propria storia – ha sottolineato Scilipoti – al mondo del lavoro, alla città e al porto di Civitavecchia».

Oggi il primo dei due eventi. Presso il porticato della sede della Cpc in piazza Regina Margherita è stata scoperta una targa in memoria dell’onorevole David Maria Sassoli, prematuramente scomparso. “Uomo giusto, che ha voluto un mondo che rispetti le persone e la natura, credendo in un’economia basata sul profitto di pochi e sul benessere di tutti”. Così recita la frase scelta ed incisa sulla targa, inaugurata nel corso di una cerimonia ricca di interventi, alla presenza di autorità civili, militari e religiose e dei rappresentanti della politica e soprattutto del cluster portuale.

«Abbiamo voluto rendere omaggio – ha aggiunto Scilipoti – ad un uomo giusto e straordinario, un esempio per chi come noi ogni giorni vuole garantire un servizio migliore possibile, nel rispetto della dignità dei lavoratori e per il bene comune».

Dall’assessore regionale Mauro Alessandri al vicepresidente di Città Metropolitana Pierluigi Sanna, passando per il sindaco Ernesto Tedesco, in tanti hanno ricordato il giornalista, il politico e soprattutto l’uomo Sassoli, «che da presidente del Parlamento Europeo – ha evidenziato il presidente dell’Adsp Pino Musolino – ha contributo, seppur non potendosi esporre direttamente, al raggiungimento di quell’importante traguarda rappresentato dall’ottenimento dello status di “porto Core”. Un uomo delle istituzioni mai sopra le righe, sempre all’altezza delle situazioni. Per lui viene alla mente la stessa definizione usata per Enzo Tortora: un uomo perbene».

 

 

fonte: civonline.it