Altra brutta tegola per la già disastrata società del presidente Arturo Romano. Indennità di trasferta non dovute e mancati versamenti dei contributi previdenziali
VITERBO – Salvare la US Viterbese Calcio dall’ennesimo fallimento sarà impresa assai ardua. Il presidente Arturo Romano è alle prese con la cessione della società, così almeno qualcuno scrive.
Il problema che pochi conoscono i bilanci reali, tenuti ben nascosti e con un monte stipendi per la prossima stagione troppo poderoso per chiunque, anche se ben intenzionato, disposto a subentrare al presidente di Federsicurezza Italia.
Mentre le voci sui debiti e sugli accertamenti dell’Agenzia delle Entrare si rincorrono ecco che le prime carte iniziato a volteggiare sulla città.
La prima brutta notizia riguarda l’INPS di Viterbo che ha chiuso l’accertamento per gli anni 2016-2022.
L’accertamento è stato effettuato nella sede di via della Palazzina con la collaborazione della dipendente Fabrizia Gigli.
Gli ispettori operanti, Vincenzo Capitanata, Anna Branci e Massimiliano Turella hanno trasmesso poi gli esiti finali del controllo. Arturo Romano dovrà sborsare oltre 430mila euro di oneri contributivi e indennità non regolari.
L’accertamento ha riguardato solo ed esclusivamente la regolarità degli adempimenti contributivi, esclusivamente per i profili lavoristici, previdenziali ed assicurativi.
Ovviamente l’esito finale dell’accertamento non preclude la possibilità di riscontrare eventuali inadempimenti che potrebbero emergere dopo l’acquisizione documentale effettuata.
L’ispezione è iniziata il 19 ottobre dello scorso anno con la chiusura del verbale interlocutorio notificato a marzo di quest’anno.
La Viterbese ha poi fornito una prima risposta alle contestazioni dove però mancavano le deroghe federali per l’utilizzo e il conseguente versamento nel Fondo Pensione Sportivi Professionisti per i lavoratori aventi qualifica di “allenatori di base”.
Nel verbale c’è un lungo elenco di nomi tra allenatori, giocatori e addetti la cui posizione contributiva non è risultata regolare.
In particolar modo la contestazione è sorta sull’indennità di trasferta che veniva riconosciuta ad ogni singolo soggetto.
Mentre nel periodo della presidenza Camilli la giustificazione dell’indennità di trasferta ha trovato risposta nel fatto che i campi di allenamento erano a Grotte di Castro per l’attuale Arturo Romano giustificare l’indennità di trasferta Viterbo su Viterbo è impresa assai ardua.
In alcuni casi, ad esempio in quello di Alessandro Conticchio e Alessandro Manni, per il mese di maggio 2021 ha versato una contribuzione su un imponibile inferiore a quello reale.
Riscontrato anche il mancato assoggettamento al contributo di solidarietà.
L’errato inquadramento al Fondo Sortivi Professionisti.
L’omessa comunicazione al Centro per l’impiego delle prestazioni di lavoro autonomo.