Viterbo, Iacobelli: “Claudio Taglia può raccogliere il testimone lasciato da Ferdinando Signorelli”

VITERBO – Si è svolta oggi, presso il comitato elettorale del candidato consigliere Claudio Taglia, la conferenza dal titolo “Criticità e risorse del paesaggio della Tuscia, tra tradizione ed innovazione”, alla quale hanno preso parte la candidata sindaco Laura Allegrini, Lamberto Iacobelli e Luca Romagnoli.
Luca Romagnoli, già europarlamentare e responsabile del dipartimento territorio e paesaggio di Fratelli d’Italia, ha fatto delle considerazioni tecniche sul territorio viterbese: “C’è uno studio dell’Unitus che interpreta Viterbo come una Rural city, dal quale si evince quale sia la vocazione attuale e soprattutto futura della città, che si trova in una delle province dove l’agricoltura è massivamente incidente sull’economia. Oltre il 54% della popolazione ha un’attività rurale e, dalle ultime analisi, sopravvive meglio questa fascia di abitanti rispetto a quelle che puntano tutto su un’azione meramente urbana. Già questo aspetto è una garanzia per un futuro imminente, dove l’impoverimento costante delle famiglie medio-piccole imperversa ed i redditi si assottigliano. Un terzo della popolazione della provincia è a Viterbo e vive in questo equilibrio tra attività rurali e del terziario, con la possibilità di guardare con ottimismo al turismo. Il Lazio è la prima regione d’Italia quanto a numero di agriturismi, pensate che la sola Viterbo ha oltre il 50% di questi. Parliamo dunque di una possibilità di offerta, in termini di economia agrituristica, tra le più importanti d’Italia. A questo dobbiamo aggiungere il turismo termale, settore che ha grandissimi margini di miglioramento. L’industria termale, oggi, ha grosse difficoltà di carattere energetico: riscaldare l’acqua costa tantissimo e, anche qui, Viterbo è fortunata, perché le sue acque sono ad alta entalpia, ovvero sono già per natura a temperature elevate e non necessitano particolare riscaldamento. E’ fondamentale trarre vantaggi dal territorio senza danneggiarlo, io credo che, in questo senso, la coalizione che supporta Laura Allegrini possa esprimersi al meglio. E credo che Claudio Taglia sia la persona giusta a cui affidarsi in quanto esperto conoscitore di tematiche come la qualità della vita, la sanità, il commercio di prossimità, l’artigianato locale e molti altri valori finiti nel mirino della logica iperliberista, che ha prodotto disastri enormi”.
È intervenuto anche Lamberto Iacobelli, membro dell’assemblea nazionale di FdI: “Viterbo ha vissuto un momento di luce importante ed oggi vive diverse difficoltà, basti vedere il centro storico, con negozi chiusi ed il problema della desertificazione, oltre al degrado urbano che danneggia il paesaggio e favorisce quello sociale. Non posso non ricordare che, poco tempo fa, ci ha lasciato un pezzo importante della storia della destra italiana e viterbese: Ferdinando Signorelli, per molti di noi un padre che ci ha insegnato la politica del sacrificio e del coraggio. Nando ci ha lasciato un grande testimone che Claudio Taglia può raccogliere con onore, rappresentando quel mondo, quella continuità, e consegnando nuovamente alle nuove generazioni quello spirito che ci consente tutt’ora di poter guardare negli occhi i nostri elettori”.

Subito dopo, è stato il turno della candidata Laura Allegrini: “Il nostro territorio porta con sé il valore e la tipicità dei prodotti locali che, in alcuni casi, sono di nicchia ed in altri di caratura nazionale. La poca industrializzazione ha preservato la bellezza del nostro paesaggio ma, ora, è giunto il momento di impegnarsi nella manutenzione di tutto ciò che gli ruota attorno, come le strade. Dobbiamo pensare anche all’idea di una comunità energetica, a degli impianti fotovoltaici che non deturpino il territorio, all’efficientamento energetico degli edifici comunali, alla revisione della rete idrica per cessare la dispersione e all’incentivazione dei prodotti locali, ad esempio portandoli nelle mense delle scuole. Valorizzeremo i tanti distretti produttivi viterbesi, poi dovremo pensare ad un brand da esportare anche fuori provincia e fuori regione”.