Il “trombato” Barelli dovrebbe spiegare anche il ruolo della sua famiglia nell’Associazione Culturale Compagnia del Teatro
VITERBO – Pare che domattina, l’ormai fu consigliere comunale Giacomo Barelli, terrà una conferenza stampa per spiegare la vicenda legata all’iniziativa di Caffeina promosso dall’Associazione Culturale Compagnia del Teatro che lo vede coinvolto direttamente.
Se le nostre informazioni non sono errate, fino a gennaio di quest’anno, l’asset di questa variegata associazione culturale vedeva tra i protagonisti la moglie Dominga Martines e la madre Luciana Raucci che risultavano essere rispettivamente presidente e socia della Compagnia Teatro (un giretto sui conti le Fiamme Gialle potrebbero pure farlo).
Quest’ultima, l’Associazione della famiglia Barelli, ha ricevuto un finanziamento microscopico in questa circostanza, circa 5mila euro, per organizzare un evento estivo. Peccato però che Barelli o chi per esso, si sia dimenticato di far sapere all’ente finanziatore che la proposta era finalizzata a rispolverare il marchio Caffeina che appartiene a quel sola di Filippo Rossi oggi leader del partito senza voti La Buona Destra e giornalista dell’Huffington Post dove fa la morale agli altri (il santarello).
Quest’ultimo, proprio a causa dei debiti e contributi previdenziali non pagati ai lavoratori non può partecipare alla selezione dei bandi pubblici perché i documenti richiesti non sono in regola. Se è vero quello che scrivono sui social e se ancor più risponde al vero quanto riportato oggi dal collega Mattia Ugolini su “Il Corriere di Viterbo” (leggi) l’amministrazione comunale dovrebbe segnalare l’illecito alla competente autorità giudiziaria.
Giacomo Barelli rispondendo a qualche post polemico sui social promette e minaccia querele ma vuoi vedere che questa volta potrebbe finire davvero male per lui e per i suoi soci più o meno occulti se dovesse rispondere al vero le notizie su cospicui finanziamenti arrivati anche dalla Regione Lazio?
Domani, lui, l’avvocato ex assessore, ex consigliere comunale ed ex moderatore del fu Caffeina svelerà l’arcano ai pochi giornalisti che vorranno perdere tempo andando ad ascoltarlo. Nel frattempo sui social, l’hastag #boicottacaffeina è diventato virale.