Rischiano anche il carcere per rissa e violenza aggravata. Il giovane aggredito senza alcun motivo da una folla di giovani fuori controllo. Determinante l’intervento della sicurezza dello stabilimento balneare sottostante
CIVITAVECCHIA – Cominciano ad uscire fuori i primi nomi dei ragazzi che hanno aggredito senza alcun motivo un 28enne al Pirgo qualche giorno fa. Grazie alle testimonianze dei presenti ma anche alle riprese delle telecamere a circuito chiuso saranno individuati uno ad uno.
Prima dell’aggressione c’erano stati altri battibecchi e una rissa sempre tra giovanissimi.
Proprio a seguito dell’ultimo diverbio si è scatenata la follia omicida di un gruppo di giovani che ha iniziato a colpire con pugni, calci e morsi il giovane malcapitato. L scusa della caccia all’uomo è stata “ha aggredito una pischella“. Falso. Una cosa falsa e provata anche dalle immagini riprese sul pontile dell’isolotto del Pirgo dove la fidanzata del 28enne cercava in tutti i modi di calmare quel gruppo di facinorosi che hanno trasformato la loro personale aggressione in un vero e proprio linciaggio.
L’intervento del titolare dello stabilimento balneare e dei buttafuori ha permesso al giovane di trovare riparo nel chiosco del “Barone” fino a quando l’intervento della forza pubblica ha riportato, non senza difficoltà, la calma.
Cori da stadio e caccia all’uomo da parte di persone che non sapevano neanche cosa fosse realmente accaduto. Solo per il gusto di massacrare una persona e partecipare, per poi riderci sopra, ad un pestaggio senza precedenti in città.
La vittima se l’è vista brutta ma non se la vedranno meglio gli artefici di questa bravata. Neanche la morte di Willy Montero a Colleferro o di Niccolò Ciatti a Lloret de Mar in Spagna è servita da lezione a queste bestie fuori controllo.
Aver visto morire due ragazzi per la follia del gruppo che si accanisce su un unico individuo inerme e le condanne all’ergastolo ricevute dai fratelli Bianchi non hanno fermato l’azione di questi pazzi criminali che vanno assicurati alla giustizia per tutelare l’incolumità delle persone che liberamente girano per Civitavecchia. Una volta individuati meritano una condanna esemplare.