Tragedia a Grotte di Castro – Tre indagati per la morte del piccolo Fabio

Effettuata l’autopsia sul piccolo affogato due giorni fa in piscina (ancora posta sotto sequestro)

VITERBO – Dopo il sequestro della piscina comunale di Grotte di Castro gestita da una polisportiva dove ha trovato la morte, per annegamento, il piccolo Fabio Guidobaldi il magistrato Eliana Dolce ha iscritto nel Mod. 21 i nomi dei primi tre indagati per omicidio colposo.

Atto dovuto per consentire alle parti di nominare un difensore che a sua volta può indicare un consulente di fiducia nel momento dell’autopsia.

Operazione questa già avvenuta nel pomeriggio di ieri ed eseguita dalla dottoressa Mariarosaria Aromatario, medico anatomopatologo della Sapienza di Roma.

Fabio Guidobaldi, 4 anni, residente coi genitori a Castel Cellesi, frazione di Bagnoregio, era sfuggito al controllo delle persone a cui era stata affidato ed è affogato in piscina. Per questo la pm Eliana Dolce ha iscritto tre persone nel registro degli indagati.


Presunzione di innocenza

Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.

Bagnoregio in lutto per Fabio Guidobaldi, il bimbo di 4 anni morto annegato in piscina a Grotte di Castro